sabato 26 maggio 2012

La Arcore Film presenta "Escort e bunga bunga al Quirinale"


Prima o poi c'era da aspettarselo che sarebbe balzato fuori dalle quinte del PdL per un coup de theatre che gli avrebbe fatte ottenere nuovamente le prime pagine.
Oddio, dopo che da settimane il devoto Angelino strombazzava ai quattro venti che, dopo le elezioni amministrative, Berlusconi avrebbe presentata "la più grande novità della politica italiana", sarebbe stato lecito attendersi qualcosa di più sensazionale della banale copia del sistema presidenziale francese.
Per questo alcune domande nascono spontanee e stimolano qualche riflessione.
Possibile che sia tutto qui ?
Perché il "presidenzialismo alla francese" Berlusconi non l'ha proposto negli anni in cui era a Palazzo Chigi e disponeva di una formidabile maggioranza ?
Cosa nasconderà realmente questa messinscena?
Si può supporre, ad esempio, che la batosta subita dal PdL, nelle ultime elezioni, abbia creati nel partito fibrillazioni e mal di pancia, così diffusi ed acuti, da consigliare di riporre nel cassetto la fantomatica proposta della "più grande novità".
Anche perché, la tangibile disaffezione verso tutti i partiti, confermata dagli elettori con livelli di astensionismo senza precedenti, avrebbe potuto seppellire sotto una valanga di pernacchie la proposta di un eventuale nuovo partito riaffiorante dalle macerie del PdL.
Allora che fare, si sarà chiesto Berlusconi, per recuperare visibilità e perseguire il suo obiettivo segreto ?
Scimmiottare Grillo ?
Studiare come ha fatto Hollande a vincere in Francia ?
Come fare per impedire che il Parlamento approvi una legge elettorale che, di fatto, gli sbarrerebbe la strada per diventare Presidente della Repubblica ?
Già, perché l'obiettivo di Berlusconi, oggi, non è più Palazzo Chigi, bensì il Quirinale, purché sia  investito di poteri così ampi da essere nella condizione di fare e disfare a suo piacimento, senza dover rendere conto a nessuno, e poter curare meglio gli interessi suoi e delle sue aziende.
Insomma, l'obiettivo sarebbe una dittatura presidenziale come quel modello che ha studiato con minuziosità nella dacia di Putin a Mosca.
Ma siccome Berlusconi deve fare in fretta, prima che gli caschi sul capo la condanna nel processo Ruby, la soluzione più semplice che aveva a portata di mano era il presidenzialismo alla francese.  
E quando il servile Angelino Alfano, in conferenza stampa, lo ha già chiamato "presidente della repubblica" Berlusconi, con una faccia tosta da premio oscar, ha tirata fuori la più grossa panzana imbottita di ipocrisia :  "io farò quello che mi chiederà di fare il popolo della libertà" !
Prepariamoci, perciò, all'idea che nelle multisala di tutto il mondo si potrebbe correre il rischio di vedere proiettato prossimamente il film "Escort e bunga bunga al Quirinale" 

1 commento:

Proteo ha detto...

Il carattere mistificatore e imbroglione di questo ominide continuerà a sbalordire.
La cosa stupefacente è che comunque c'é molta gente, anche giovane, che gli crede ancora e spera che un simile fossile possa fare un miracolo.
Nella mente del popolo italiano ristagnano idee vecchie che oggi non sono più efficaci.