sabato 5 maggio 2012

Frizzi e lazzi della politica italiana


Oggi, sfogliando i quotidiani, è possibile incontrare anche qualche motivo per sorridere … ma con l’amaro in bocca.
  1. Che la Lega sia una brigata di zuzzurelloni affaccendata nel trastullarsi e burlarsi di tutto e di tutti, molte volte anche in modo becero, non è certo una scoperta di oggi 5 maggio. Che la “padania” sia una balla colossale creata ad arte per prendere per i fondelli i creduloni lombardo veneti, è una realtà. Che il “Trota” non sia una cima di intelligenza non è proprio una novità fresca di giornata. Ma che il “Trota” sia indagato come “clandestino” dalla magistratura albanese, fa scompisciare dalle risa ! La Procura Generale di Tirana, infatti, ha aperta un’inchiesta per scoprire come il “Trota” possa aver conseguita una laurea presso la Kristal Universiteti di Tirana senza avere il “permesso di soggiorno”. Che goduria sarebbe stato vedere Renzo Bossi fermato dalla Polizia albanese e rimpatriato con foglio di via perché “clandestino” ! Questo nuovo infortunio fa pensare che, per il vecchio e malridotto Umberto Bossi e famiglia, calzi a pennello il manzoniano “Ei fu !” della famosa ode “5 maggio”. È evidente che si tratti solo di una coincidenza di data perché, per carità, tra Bossi e Napoleone Bonaparte non può esserci proprio nulla in comune.
  2. E' trascorso oltre un mese da quando i Presidenti delle Camere, Schifani e Fini, avevano rivolto l'invito ad Alfano, Bersani e Casini, a formulare una proposta condivisa per la riforma del finanziamento pubblico ai partiti. Già tempo prima, però, sull'onda dei vergognosi  comportamenti del tesoriere de "La Margherita" e di quello della Lega, il sacro fuoco del cambiamento sembrava avesse pervaso il mondo dei partiti. Poi, però, ne sono seguiti solo reiterati incontri tra i "capibastone" senza nulla di fatto. Ora si vocifera che il tutto sarebbe rinviato a dopo le elezioni amministrative. Come mai ? Ma è chiaro e scontato ! La proposta che starebbe prendendo corpo non toccherebbe affatto l'entità dei finanziamenti ma semplicemente le modalità per il loro controllo. Rendere nota una simile ciarlatanata nei giorni prima delle elezioni, seppure  amministrative, avrebbe ulteriormente alimentato negli elettori il "sentimento anti partiti". A rendere ancora più grottesca la situazione sono le parole di Alfano che, fantasticando di un innovativo progetto politico che starebbe partorendo con Berlusconi, ha ripetuto più volte che un caposaldo del progetto sarebbe l'esclusione di ogni forma di finanziamento pubblico. Ma Alfano c'è o ci fa ? Alfano è al corrente che è proprio il PdL a fare le barricate perché la proposta da sottoporre al Parlamento non tocchi l'entità del finanziamento pubblico ?

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