Raffaele
Bonanni, segretario della CISL, in una dichiarazione di qualche ora fa,
rivolgendosi al Presidente del Consiglio lo ha invitato a:
trovare
i soldi per gli esodati
trovare
i soldi per i precari
trovare
i soldi per ridurre le tasse
trovare
i soldi per la crescita.
Dove
e come trovare tutti questi soldi ?
Non lo poteva suggerire anche
perché, a pochi metri di distanza, Susanna Camusso, segretario della CGIL, stava attaccando il Governo colpevole, attraverso la “spending review”, di sforbiciare tra i molti sprechi che
si annidano nella pubblica amministrazione proprio per trovare parte dei soldi richiesti da Bonanni.
Ma siccome tra le molte spese improduttive c’è anche il costo non trascurabile
delle migliaia e migliaia di dipendenti pubblici, perdigiorno ed inefficienti,
ecco che a Susanna Camusso la “spending
review” non va proprio giù.
È
una delle tante contraddizioni che rendono incomprensibile il conflitto tra i sindacati
ed il Governo, a meno che non si voglia leggere in questa conflittualità alcune
evidenti paranoie del tutto personali.
Tralasciando,
infatti, per un momento la più che sacrosanta indignazione per gli indecenti costi
della Casta, è sotto gli occhi di tutti che, in Italia, le spese per la
pubblica amministrazione sono eccessive e sproporzionate ai servizi resi.
Enti
inutili, duplicazioni di funzioni, abnorme burocratizzazione, sono solo alcune
delle cause che determinano una spesa pubblica insostenibile.
Secondo i dati della Ragioneria Generale dello Stato, nel
2010, nel “settore statale” e nel “settore pubblico non statale”,
erano occupati complessivamente 3.253.097 dipendenti con contratto a tempo indeterminato.
Inoltre, erano in forza 173.627 unità con contratto
part-time a tempo indeterminato, 91.393 unità con contratto a tempo determinato
o di formazione e lavoro, oltre a 73.849 unità con contratti di collaborazione
continuata e continuativa.
La pubblica amministrazione, cioè, contava nel 2010 su una
consistente truppa di 3.591.966 collaboratori, mentre l’intera industria
manifatturiera italiana impiega 4.449.482 addetti.
Per completare il quadro, nella pubblica amministrazione l’assenteismo medio, ovviamente
al netto delle ferie, è stato nel 2010 di 22 giorni, praticamente l’equivalente
di 1 mese su 12 !
Considerando, ora, che il costo dei dipendenti pubblici è stato di 167
miliardi di euro nel 2010, sarebbe sufficiente che con la “spending review” si recuperasse un 10% di produttività per conseguire
un risparmio annuo di circa 17 miliardi di euro, praticamente quasi quanto il
Governo prevede di incassare in un anno con l’IMU.
Già, ma tra Susanna Camusso e la produttività esiste la
stessa intolleranza che c’è tra il diavolo e l’acqua santa.
Nel frattempo, Monti ha
previsto il taglio del 20% dei dirigenti
della Presidenza del Consiglio e del Ministero dell’Economia, ed il taglio del 10%
degli organici delle stesse istituzioni, con buona pace della
Signora Camusso.
2 commenti:
uno squallido quaquaraquà che si atteggia a 'prodeanselmo'!!! non si ricorda più, il 'sig' bonanni, di quando, insieme allo scudiero angeletti, stava prono di fronte a marchionne ringraziandolo mentre quello prendeva a calci nel culo i lavoratori??? Se ne stia zitto, per favore, altrimenti anche i suoi amici cislini inizieranno a compatirlo.
Non si vergogna Bonanni a blaterare contro Monti? Non si ricorda quando ieri insieme ad Angeletti massacravano la CGIL, e andavano a braccetto con Berlusconi e Marchionne? A pomodorate dovevano prenderlo, altro che osannarlo, ma purtroppo anche molti italiani sono pecoroni godono a soffrire, la finanza ci ha portato sull'orlo del baratro, i nuovi finanzieri ci ammazzano del tutto.
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