Domani sarà il 1° di agosto e, come da tradizione, l’Italia
entra ufficialmente in ferie.
Sono settimane che a preannunciarcelo sono, non solo
le temperature africane, ma soprattutto i palinsesti televisivi.
Anche i sondaggisti andranno in vacanza, così ieri sera
EMG e Mentana ci hanno omaggiati i risultati dell'ultimo sondaggio che ci
dovrà accompagnare fino al 10 settembre.
Personalmente, per deformazione professionale, prendo
con le molle i risultati dei sondaggi perché sul loro livello di affidabilità
influiscono molte variabili tecniche e soggettive.
Ecco perché anche ieri sera non mi sono sentito coinvolto dal
pur diligente impegno con il quale Mentana si dava da fare per attribuire un significato
politico ai numeri che apparivano sullo schermo.
Perché mai tanta freddezza e scetticismo ?
Tralascio i motivi tecnici e mi concentro sui dati.
Pur concedendo rappresentatività al campione
contattato da EMG, mi lascia perplesso la reale possibilità di trarre delle conclusioni.
Infatti, se il 32% degli intervistati ha manifestata
la volontà di astenersi dal voto, il 18% si è dichiarato indeciso, ed il 3% si
è espresso per depositare nell’urna la scheda bianca, vuol dire di fatto che su 100
intervistati solo 49 hanno manifestata, in modo esplicito, una precisa intenzione
di voto per un partito.
Cosa significa questo preambolo ?
Significa semplicemente che le percentuali di consenso
indicate dal sondaggio sono assolutamente prive di significato.
Cioè, siccome solo 49 intervistati su 100 hanno espressa
una intenzione di voto, non è corretto elucubrare come se le percentuali di
consenso fossero riferibili all’intero campione intervistato.
Facciamo due conti per comprendere perché si tratti di
risultati tendenziosi e non affidabili.
Alcuni esempi partendo dalle percentuali indicate dal
sondaggio:
§
PD : 27,9% di 49
= 14 intenzioni di voto su 100 intervistati
§
PdL : 20,3% di
49 = 10 intenzioni di voto su 100 intervistati
§
M5S : 16,1% di
49 = 8 intenzioni di voto su 100 intervistati
§
UDC : 6,2% di 49
= 3 intenzioni di voto su 100 intervistati
§
IdV : 7,5% di 49
= 4 intenzioni di voto su 100 intervistati
§
SEL : 5,7% di 49
= 3 intenzioni di voto su 100 intervistati
§
Lega : 5,1% di
49 = 2 intenzioni di voto su 100 intervistati
È evidente che la realtà sembra molto diversa da quella che vorrebbero raccontarci il sondaggio e le sue percentuali.
Lo scenario è così incerto e fluido da non dare alcuna certezza !
Se i politici dessero ascolto ai dati del sondaggio per
pavoneggiarsi o per deprimersi, o per decidere se per loro sia più conveniente votare
a novembre o nella primavera 2013, dimostrerebbero, una volta in più di essere sprovveduti, arruffoni ed... incapaci.