Pur senza prendere per oro colato quello che indicano i sondaggi, c'è un dato che conferma la sensazione che ognuno di noi ha, ed è la misura della crescente insofferenza verso la classe politica.
Una indifferenza espressa, da più del 50% degli intervistati, o con la chiara intenzione di astenersi dal voto, in caso di elezioni, oppure con perplessità sulla scelta di una eventuale formazione politica da votare.
D'altra parte, anche osservando con indulgenza cosa fanno, come agiscono, cosa dicono, ogni giorno, i politici, quelli che più di altri vivono sotto i riflettori, non potremmo fare a meno di riscontrarne l'arroganza, l'inettitudine, ma soprattutto la assoluta incapacità di autocritica.
Bollando come "antipolitica" tutto quello che non garba loro, i politici si credono esseri superiori, esenti da ogni controllo e da ogni giudizio.
Basta sfogliare i quotidiani per rendersi conto che la classe politica italiana incarna la fiera della ipocrisia e del menefreghismo.
Un esempio ? Ecco due irritanti notizie di ieri.
1. L'Agenzia giornalistica "Dire", dai tabulati relativi alle operazioni di voto, svolte alla Camera nei primi sei mesi del 2012, ha rilevato un assenteismo medio dei parlamentari superiore al 20% !
Ebbene si ! Si parla proprio di loro, degli individui retribuiti lautamente con denaro pubblico a spese dei contribuenti.
Se in una azienda privata si registrasse lo stesso tasso di assenteismo, negli uffici e nelle fabbriche, il crack sarebbe dietro l'angolo.
Al crack dell'Italia provvederà, invece, questo Parlamento !
Come rivela l'aneddoto del pollo statistico, il tasso medio, però, può nascondere realtà ben più gravi e vergognose.
Ad esempio, in sei mesi, alle 1.026 votazioni svolte, Niccolò Ghedini, legale di Berlusconi, ha partecipato solo una volta, pur percependo la ricca indennità ogni mese.
Praticamente Ghedini si è comportato come quel Massimo Calearo che aveva ammesso, senza imbarazzo, di non recarsi mai in Parlamento perché lo trovava noioso, e di non voler dare le dimissioni perché le indennità parlamentari gli servivano per pagare il mutuo della sua villa.
Ma il "Diploma di assenteista campione" lo si può conferire a moltissimi politici, a Silvio Berlusconi ed a Umberto Bossi, a Ignazio La Russa ed a Marco Reguzzoni, a Di Cagno Abbrescia ed a Gianfranco Micciché, a Denis Verdini ed a Michela Vittoria Brambilla, a Giulio Tremonti ed a Vincenzo Barba, a Maria Rosaria Rossi e ad Antonio Angelucci, a Luca Barbareschi ed a Marilena Parenti. Per citare solo alcuni dei molti assenteisti campioni.
Per questo, sarei veramente grato ad un politico che mi spiegasse perché, di fonte a questa indecenza, un lavoratore, un precario, un disoccupato, un pensionato, una casalinga, etc., non dovrebbe sputare veleno, e non solo, sulla classe politica, senza per questo essere accusato di fare "antipolitica".
2. Il parlamentare leghista Giuseppe Leoni, complici due compari di partito (tutti naturalmente rabbiosi contestatori di "Roma Ladrona"), è riuscito ad inserire di straforo nella "spending review" un emendamento che prorogherebbe di un anno il mandato di commissario straordinario dell'Aero Club Italia proprio a lui, a Giuseppe Leoni. Così, tra tagli a Tribunali ed Ospedali, riduzione degli organici della pubblica amministrazione, aumenti delle tasse universitarie, ed altre amare decisioni di questo tipo, il Parlamento approverà anche siffatta proroga che farà felice questo leghista della prima ora. Il tutto alla faccia della moralizzazione garantita da Maroni !
Bene, o meglio male, molto male, ma per oggi il mio fegato ha già secretata la sua abbondante dose di bile, per cui mi fermo qui !
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