Da settimane le cassandre, di ogni forma e colore, profetizzano un mese di agosto bollente, non dal punto di vista meteorologico ma per il possibile attacco, al nostro Paese, sui mercati finanziari da parte della speculazione internazionale.
Se queste infauste profezie dovessero avverarsi, al termine delle vacanze potremmo ritrovarci nei guai molto più di oggi.
Quindi, buone vacanze a tutti !
Già, ma con l’arrivo dell’estate gli esperti hanno previsto che gli italiani che potranno permettersi una vacanza, quest’anno, saranno meno, molti meno.
E quelli che non riusciranno a garantirsi uno straccio di vacanza, non potendosela neppure pagare a rate, cosa faranno ?
Ricordo che, quando ero ragazzo, sentivo i grandi spettegolare di famiglie che, volendo nascondere ai loro vicini di non potersi permettere una vacanza, riempivano il frigorifero di abbondanti cibarie, tiravano giù tutte le tapparelle e si chiudevano in casa al … sole delle lampade abbronzanti, ricomparendo dopo qualche giorno lampadati per favoleggiare di vacanze fantastiche.
Anche quest’anno, quindi, avremo vacanzieri e non vacanzieri, tutti accomunati, però, da alcuni tormentoni politici che ravviveranno le loro giornate.
“Scissione o non scissione” della Lega ?
Nelle ultime ore lo scontro tra Bossi, che, nonostante le ultime batoste, non vuole capacitarsi di essere stato detronizzato, e Maroni, forte della sua incoronazione al congresso di Assago, è ormai giunto al calor bianco.
Dopo aver ribadito “il capo sono io” ed affermato, con evidente allusione a Maroni, che “ci sono tanti cani piccoli che abbaiano molto ma non fanno paura”, Bossi è andato a cena con la sua badante, quella Rosi Mauro così invisa a Maroni, per predisporre modi e tempi per la rifioritura del “cerchio magico”.
Come reagirà Maroni ? Assisteremo alla “disfida di Pontida” ?
Se già conoscessimo la risposta che tormentone sarebbe !
Un secondo passatempo sarà quello del “Monti si, Monti no” !
Al rientro dalle vacanze il professor Monti sarà ancora in sella, oppure la malferma maggioranza che lo sostiene lo disarcionerà ?
Su questo dubbio pesa, e non poco, l’avvio della campagna elettorale e delle messinscena con cui i diversi partiti vorranno proporsi all’elettorato.
Con il passare delle settimane, noncuranti della crisi e della drammatica situazione sociale, Alfano e Bersani hanno incominciato a prendere le distanze dal Governo Monti, anche se per il momento solo a parole.
Come influirà, però, sulle decisioni di PdL e PD, l’andamento dei mercati finanziari nel mese di agosto ?
Sarà settembre il mese in cui avrà inizio il braccio di ferro con il Governo Monti per confinarlo in un angolo a vegetare fino alla primavera 2013 ?
E come reagirebbero Monti ed i mercati finanziari ?
C’è di che dibattere sulla spiaggia sotto l’ombrellone, oppure in città da un balcone all’altro del condominio.
Naturalmente, però, non può esserci estate senza che tra una sdraio e l’altra non corra un tormentone sul signore di Arcore.
Stampa e Tv in estate si interessano di Berlusconi quasi solo per le sue barzellette di pessimo gusto o per indagini che lo riguardano.
Il tormentone del “accanimento contro di me delle toghe rosse” anche quest’anno appassionerà i beluscones nonostante sia una lampante fregnaccia, noiosamente ripetuta da lui e dai suoi numerosi lacchè.
Per avere conferma che si tratti di una chiara fregnaccia, basta ascoltare alcuni passaggi dell’intervista rilasciata da Paolo Borsellino, poco più di un mese prima di essere assassinato, al giornalista francese Jean Claude Zagdoun, ed al regista Jean Pierre Moscardo.
Infatti, era il 21 maggio 1992, cioè ben due anni prima della famosa “discesa in campo”, e Paolo Borsellino parlava di Vittorio Mangano, lo stalliere di Arcore condannato nel Maxiprocesso per traffico di droga, dei suoi rapporti con Marcello Dell’Utri e delle frequentazioni di entrambi con Silvio Berlusconi.
Questa intervista non fu mai trasmessa, perché ritenuta troppo scomoda dai lacchè, nonostante fosse stata messa a disposizione di tutte le reti RAI e dei TG.
Sono passati 20 anni da quel 21 maggio 1992, ma la verità sulle vere ragioni che hanno spinto Berlusconi a “scendere in campo” non è ancora venuta a galla del tutto.
Chissà che, al ritorno dalle vacanze, non se ne possa sapere qualcosa di più.
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