Da anni sono convinto che i sondaggisti della corte di
Arcore, per compiacere il loro sultano ed ottenerne le benevolenze, pur di renderlo
ebbro di gioia abbiano continuato a prostituirsi masturbando numeri ed orientamenti
dei sondaggi.
Si sono resi corresponsabili, così, di molti dei disastri che
ha dovuto patire l’Italia negli ultimi 20 anni.
Ma siccome il lupo perde il pelo ma non il vizio … i
sondaggisti “di famiglia” starebbero
sfornando un’altra pizza indigeribile per la maggioranza degli italiani !
Dal Corsera,
sugli accaldati italiani si rovescia non una sospirata pioggia rinfrescante,
bensì la preoccupante notizia, data in esclusiva, che LUI avrebbe deciso di
ripresentarsi come candidato premier alle elezioni 2013 !
Aggrappandosi, infatti, ai segnali che gli mandano i suoi
sondaggisti, Berlusconi avrebbe deciso di rompere gli indugi e di candidarsi in
prima persona per risollevare le sorti di un PdL ormai allo sbando.
Alla faccia della candidatura di Alfano, del quale Berlusconi
però pensa che gli manchi quel “certo
quid” !
Alla faccia di strombazzate “primarie” per scegliere il candidato PdL !
Alla faccia di uno sbandierato “nuovo partito dei moderati” !
Alla faccia dell’auspicato rinnovamento della politica.
Per gli italiani si prospetta il ritorno al 1994,
nonostante le scellerate vicende vissute da quell’anno in poi !
Responsabile di questo “ritorno al passato” sarebbe un fantasioso sondaggio che assicurerebbe
al PdL un possibile 30%, alle prossime elezioni, se Berlusconi si ricandidasse
come premier.
Infatti, con Alfano candidato premier, anche se sostenuto
da Berlusconi, i consensi per il PdL si fermerebbero al 18%.
Alcune indiscrezioni anticipano che, per mettere a punto la
sua candidatura e scegliere un nuovo nome per il PdL, Berlusconi sarebbe
intenzionato a rinunziare alle elettrizzanti vacanze a Villa Certosa per sacrificarsi
a lavorare in quel di Arcore.
Ora, lasciando da parte ogni possibile osservazione tecnica
sulla attendibilità dei sondaggi e sulla variabilità, da un giorno all’altro, dei
loro risultati, mi sembra che:
1.
sia irresponsabile
e disdicevole giocare con le sorti di un Paese facendo assegnamento su questo o
quel sondaggista;
2.
sia
irresponsabile ed arrogante non tenere in seria considerazione i segnali di insofferenza,
questi si autentici, che arrivano dal Paese;
3.
sia irresponsabile
ed ottuso non riflettere sui disastri già procurati al Paese in 20 anni di
governo incondizionato.
Siccome, però, non voglio sottrarmi
alla lettura ed alla interpretazione dei sondaggi, recupererò i risultati di un
sondaggio realizzato il 4 luglio scorso, 7 giorni fa, da “Termometropolitico”
su un campione di 1.200 casi.
Alla domanda : “Se Berlusconi tornasse in campo lei lo voterebbe ?”,
gli intervistati hanno risposto:
a. assolutamente
no, in nessun caso : 71,9%
b. certamente si :
16,8%
c. si, ma solo in
caso di forte rinnovamento del PdL : 7,3%
d. si, se ci sarà un
nuovo partito-colazione : 5,0%.
Perché il PdL passi dal 16,8% al 30%, perciò, quale sarà il “forte rinnovamento” richiesto dal possibile elettorato ed in incubazione
nella cocuzza del signore di Arcore ?
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