Non
sono mai stato e non sarò mai un fan di Berlusconi, ma tra moltissimi difetti
ed altrettante colpe gli riconosco, però, di essere un individuo intelligente e calcolatore.
Per
20 anni ha dominata la scena politica italiana abbindolando milioni di boccaloni
con panzane e solo panzane.
Ha
gabbato gli italiani, consapevole di gabbarli, abusando di slogan come il “milione di nuovi posti di lavoro” o “meno tasse per tutti”, che regolarmente
si sono dimostrate favole.
Con
la complicità di un leccapiedi televisivo è giunto alla spudoratezza di proporre
e sottoscrivere, in diretta, il famoso “contratto
con gli italiani” assumendo 5 impegni chiari e particolareggiati:
1. abbattimento della pressione fiscale;
2. poliziotto o carabiniere o vigile
di quartiere nelle città;
3. innalzamento delle pensioni minime
ad almeno 1 milione di lire al mese;
4. creazione di almeno 1 milione e
mezzo di posti di lavoro;
5. apertura dei cantieri per almeno il
40% degli investimenti previsti dal "Piano decennale per le Grandi
Opere".
La vera perla del contratto, però, era la frase conclusiva:
“Nel caso che al termine di questi 5 anni
di governo almeno 4 su 5 di questi traguardi non fossero stati raggiunti,
Silvio Berlusconi si impegna formalmente a non ripresentare la propria
candidatura alle successive elezioni politiche.
Era l’8 maggio 2001, nessuno dei 5 impegni è stato mai
rispettato !
Berlusconi, quindi, non è solo un “casciaball”, per dirla
in dialetto meneghino, ma è anche un individuo scorretto che non rispetta gli impegni, a partire da quello preso con gli
italiani sottoscrivendo il contratto.
Ed ora vogliamo credere alla sua candidatura ?
Proviamo a riflettere qualche
istante.
Berlusconi ha negato per anni che l’Italia fosse colpita da una crisi drammatica.
Erano i primi giorni di novembre del 2011
quando, in occasione del G20 di Cannes, ha avuta la spudoratezza di affermare
che in Italia non c’era la crisi perché “i
ristoranti e gli aerei erano sempre pieni”.
Siccome, però, è cinico
e calcolatore, già dal 5 agosto 2011, ricevuta la lettera ultimativa della BCE,
praticamente un diktat con le condizioni imposte all’Italia dall’Europa, stava architettando
come svignarsela senza apparire sconfitto.
Mettere mano ad un “lavoro sporco” avrebbe incrinata la
sua immagine di “jolly che regala sogni e benessere”, e questo lui non lo voleva.
Con le dimissioni, perciò, non solo
ci ha presi tutti per i fondelli, ad iniziare dal Capo dello Stato, ma è
riuscito a spacciare il suo gesto come atto di generosità verso il Paese.
Così, nonostante i mal di pancia nel PdL,
Berlusconi continua a sostenere Monti perché faccia le scelte impopolari, ma è anche cosciente
che chi si installerà a Palazzo Chigi nel 2013 dovrà continuare nel “lavoro sporco”, francobollato dall’Europa.
Perciò, siccome lui vuole
continuare ad essere il “jolly che regala
sogni e benessere”, la sua candidatura è una bufala.
Poiché, però, le molte camarille
interne, pronte a deflagrare, stanno portando il PdL al disfacimento,
Berlusconi non lo può permettere.
Da cinico calcolatore, per non
sputtanare Alfano, architetta un “coup de theatre”, diffonde la notizia che il
PdL vuole candidare lui a Palazzo Chigi nel 2013.
L’immagine di Alfano segretario PdL, almeno apparentemente,
è salva.
Lui, però, come candidato premier potrà
assumere il comando assoluto delle operazioni ed anche del PdL.
Già, e poi ? Se dovesse essere
eletto ?
Berlusconi è esperto nel leggere i
sondaggi ed ha valutato che:
1.
l’elettorato non
metterà nessun partito nella condizione di governare da solo;
2.
per formare il
governo sarà necessario ricorrere ad una maggioranza composita e trasversale;
3. questo tipo di
maggioranza escluderà che lui possa essere il premier;
4.
se lui tirerà la
volata in campagna elettorale, il PdL, o come cavolo si chiamerà, avrà
buone possibilità di affermarsi come primo partito, e quindi potrà avere un peso decisivo
nella formazione del nuovo esecutivo;
5.
il premier del
nuovo esecutivo dovrà assicurare all’Europa continuità con il Governo Monti e quindi sarà ancora........
Machiavellico ? Forse si, forse no !
8 commenti:
l'invito è alla preghiera affinchè Qualcuno dall'alto lo chiami a miglior vita!!!
Mi sentirei di dare un consiglio
rivolto sopratutto al Popolo dei beoti
i Pidocchi se non li schiacciate ritornano. Vittorio
IO preghero' tantissimo anche se vado poco in chiesa
Figurati quanto può costare ad un ateo pregare... ma per questa giusta causa mi metterò in ginocchio sui ceci e spero che da lassù, se c'è qualcuno che vede, apprezzi cotanto sacrificio e scagli un fulmine verso Arcore !
non è necessario pregare in chiesa. basta la fede.....
...allora quella sarà immensa se servirà a liberarci dallo psiconano !!!
Sto pensando di fare un "PELLEGRINAGGIO RELIGIOSO", affinché qualche divinità, con poteri eccezionali, acconsenta di scongiurare questo pericolo portando nelle "CELESTI PRATERIE" questo povero riccone, per non danneggiare ulteriormente il paese già da lui sconguassato in precedenza.
Forse è una bufala; ma mediaset è nella merda finanziaria e occorre riparare con i soldi degli italioti.
Forse ho il dubbio che il ritorno è sponsorizzato dal vaticano; e ciò mi puzza.
io non mi preoccupo. Sapendo e conoscendo la stupidità degli italiani non mi emoziono più di tanto. Spero solo che l'Italia affondi con i propri cittadini, perchè così e successo, manca un minimo di senso dello Stato, i principi della costituzione il non rispetto delle regole, un minimo di convivenza civile. Per anni ci hanno insegnato di glorificare o tollerare il più furbo, sostenendo governi di chiara espresssione mafiosa.
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