Sono anni ormai
che politologi, opinionisti e sondaggisti si sfiancano nel tentativo di
comprendere, e spiegare a tutti noi, quali possano essere le cause della
dilagante disaffezione degli italiani per la politica .
Una disaffezione
che di frequente si concreta in veri e propri sentimenti di antipolitica.
Non so dove
questi insigni intelletti vadano a cercare le risposte.
Quasi certamente
anche loro, così come i politici, non usano i mezzi pubblici per andare al lavoro,
non frequentano i mercati rionali, non bazzicano i ristoranti a prezzo fisso,
non viaggiano sui malandati treni dei pendolari.
Anche loro,
cioè, non ascoltano e non raccolgono gli umori dei cittadini comuni che sono
milioni e milioni e costituiscono l’elettorato italiano.
Sono cittadini comuni
che non viaggiano in aereo e non affollano i ristoranti come invece voleva far credere al mondo
Berlusconi pur di negare che in Italia ci fosse la crisi.
Non c’è giorno
che la classe politica, ormai identificata come “la Casta”, non offra all’uomo della strada nuove occasioni di disgusto.
Difesa ad
oltranza di inauditi privilegi, quotidiano emergere di casi di corruzione in
ogni dove e senza distinzione di parte, collusione con il malaffare, rapina
legalizzata del denaro pubblico, insomma un variegato panorama di modi di agire
ributtanti.
Come se tutto
ciò non bastasse, l’italiano assiste
anche a indegne sceneggiate.
Ed ecco l'ultima: dopo tre
mesi trascorsi a rinfacciarsi, spesso con linguaggio irripetibile, tradimenti ed
adulteri, un giorno Angelino Alfano, con tono solenne, dichiarava che il legame
con la Lega era oramai giunto ai titoli di coda, salvo poi sputtanarsi, 24
ore dopo, implorando Bossi perché si concedesse ad un ultimo amplesso per le elezioni
amministrative.
Con il risentimento
tipico di coloro che sono stati traditi in amore, uno dopo l’altro Maroni, Calderoli,
Bossi, Reguzzoni, Bricolo, hanno respinte giorno dopo giorno e
con fermezza le avances di Alfano.
Ma, come in tutte
le sceneggiate, anche questa volta c’è il colpo di scena: dopo settimane di reciproci insulti
e rancori, il Gran Barbaro Bossi si vuole concedere ancora una volta
all’amplesso con il Pdl ed ecco dirsi possibilista su nuovi abbracci per le
elezioni amministrative !
Ora, signori politologi, opinionisti e sondaggisti vi siete
chiesti quale credibilità possa mai avere, per l’uomo della strada, una classe
politica che, oltre ad essere corrotta, arrogante, scippatrice di denaro
pubblico, etc., si dimostri anche così ciarlatana ?
Nessun commento:
Posta un commento