Dobbiamo riconoscere a Maurizio Gasparri una gran bella faccia tosta !
Solo poche ore dopo aver ricevuto il
pubblico ringraziamento dalla lobby dei taxi per l’impegno profuso nel far
scomparire dal decreto liberalizzazioni tutte le norme indigeste ai signori
delle auto bianche, nel mite pomeriggio del 1° marzo, il signor Gasparri ha
pensato bene di prendere per i fondelli gli italiani.
Intervenendo al Senato in merito alle norme che introducono penalizzazioni
per le Banche e che hanno portato alle dimissioni del comitato di presidenza
dell’ABI (Associazione bancaria italiana),
l’impudente capogruppo del PdL ha avuto l'audacia di affermare: “… approvando questi provvedimenti dimostriamo
di avere la schiena diritta! “.
Ma come ? Proprio dalla sua bocca
doveva uscire questa fregnaccia ?
Comprendo bene l’incredulità di chi
legge, ma posso garantire che a parlare non era un omonimo di Maurizio Gasparri,
ma era proprio lui, si, proprio quel signore che si era offerto
servilmente alla sodomizzazione da parte dei suoi amici taxisti !
Aldilà di proporre il
signor Gasparri per una statuetta all’ “Oscar
per l’indecenza”, l’episodio suggerisce comunque una facile riflessione.
Dal 16 novembre dello scorso anno,
l’accusa insistita, rivolta a più voci a Mario Monti ed ai suoi ministri, è stata
quella di trovarsi a Palazzo Chigi per rappresentare i “poteri forti”, banche,
finanza internazionale, assicurazioni, corporazioni, etc.
Devo ammettere che a forza di sentire
ripetere queste insinuazioni un po’ di diffidenza verso il Governo Monti si era
fatta strada anche in me.
Sennonché, nelle scorse settimane è
arrivato in Parlamento il decreto privatizzazioni e, giorno dopo giorno,
abbiamo scoperto che gli autentici poteri forti, quelli in grado, cioè, di
condizionare le scelte e le decisioni del Governo e della politica, in Italia sicuramente
sono altri.
Per volere delle lobbies e di troppi
parlamentari conniventi, il decreto privatizzazioni, infatti, ha concluso il
suo iter annacquato in tutti i suoi provvedimenti, ad eccezione di quelli che
riguardano proprio le banche e le assicurazioni.
Abbiamo presa coscienza, alla fine,
che nel nostro Paese i veri poteri forti, quelli che governano la nostra vita
ed il nostro portafoglio, sono altri e lo fanno anche in spregio dei professori
bocconiani, dei ministri tecnici, delle istituzioni, della Comunità Europea,
etc.
Taxisti, farmacisti, avvocati,
notai, petrolieri, ciellini, faccendieri, etc., ecco chi comanda veramente in
Italia.
Però, per lo smisurato potere che
esercita, al primo posto dobbiamo mettere senza alcun dubbio la lobby vaticana.
Niente male per un Paese che
vorrebbe poter guardare al futuro con fiducia.
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