lunedì 12 marzo 2012

Svizzera: esempi di democrazia diretta

A meno di 50 chilometri a nord di Milano c’è un Paese dove i cittadini sono chiamati, anche più volte nell’anno, ad esprimere la loro volontà attraverso i referendum,.
Il Paese è la Confederazione Elvetica che, nella sua Costituzione, riconosce ai suoi cittadini la facoltà di esprimersi, con referendum, su ogni progetto di legge o decreto che abbia adottato l'Assemblea federale, vale a dire il Parlamento svizzero.
Il ricorso a questa forma di “democrazia diretta” è così frequente che i cittadini elvetici sono stati chiamati, in media 10 volte ogni anno, a manifestare la loro volontà.
A facilitare il ricorso al referendum è una procedura che richiede semplicemente il deposito presso la Cancelleria federale della proposta di iniziativa referendaria, appoggiata da 50.000 firme, e la sua pubblicazione nel Foglio federale, l’equivalente della nostra Gazzetta ufficiale.
Dopo di che la parola passa al popolo sovrano.
Così, ieri, ai cittadini svizzeri è stato chiesto, attraverso un referendum, di manifestare il loro assenso, o dissenso, alla proposta  dei sindacati di aumentare, per tutti i lavoratori, da 4 a 6 le settimane di ferie nel giro dei prossimi sei anni.
Pollice verso da parte del 66,5% dei cittadini elvetici.
Non era questa la prima volta che i sindacati svizzeri assistevano alla sconfitta, in sede referendaria, di una loro iniziativa; nel 2002, ad esempio, era stata bocciata la proposta sindacale di ridurre l’orario di lavoro settimanale.
Evidentemente, anche questa volta la motivazione dei sindacati, “per ridurre lo stress da lavoro”, non è stata condivisa dalla maggioranza degli svizzeri.
Sempre nella giornata di ieri, e sempre attraverso lo strumento referendario, i cittadini svizzeri hanno deciso di porre un veto anche alla cementificazione dei Comuni.
Infatti, per la costruzione di "abitazioni secondarie”  è stato approvato il limite massimo del 20% della superficie abitativa di ogni Comune, sconfiggendo così le lobbies dei palazzinari e degli intermediari. 
Per “abitazioni secondarie”, soprannominate anche “letti freddi”, si intendono quelle case ad uso turistico e perciò disabitate per la maggior parte dell’anno.
A quando, anche in Italia, sarà consentito ai cittadini di esprimersi, con referendum, su iniziative e pretese di sindacalisti e palazzinari ?

Nessun commento: