A
meno di 50 chilometri a nord di Milano c’è un Paese dove i cittadini sono
chiamati, anche più volte nell’anno, ad esprimere la loro volontà attraverso i
referendum,.
Il
Paese è la Confederazione Elvetica che, nella sua Costituzione, riconosce ai
suoi cittadini la facoltà di esprimersi, con referendum, su ogni progetto di
legge o decreto che abbia
adottato l'Assemblea federale, vale a dire il Parlamento svizzero.
Il ricorso a questa forma di “democrazia diretta” è così frequente che i cittadini elvetici sono
stati chiamati, in media 10 volte ogni anno, a manifestare la loro volontà.
A facilitare il ricorso al referendum è una procedura che richiede
semplicemente il deposito presso la Cancelleria federale della proposta di iniziativa
referendaria, appoggiata da 50.000 firme, e la sua pubblicazione nel Foglio federale,
l’equivalente della nostra Gazzetta ufficiale.
Dopo di che la parola passa al popolo sovrano.
Così, ieri, ai cittadini svizzeri è stato chiesto,
attraverso un referendum, di manifestare il loro assenso, o dissenso, alla proposta
dei sindacati di aumentare, per tutti i
lavoratori, da 4 a 6 le settimane di ferie nel giro dei prossimi sei anni.
Pollice verso da parte del 66,5% dei cittadini elvetici.
Non era questa la prima volta che i sindacati svizzeri assistevano
alla sconfitta, in sede referendaria, di una loro iniziativa; nel 2002, ad
esempio, era stata bocciata la proposta sindacale di ridurre l’orario di lavoro
settimanale.
Evidentemente, anche questa volta la motivazione dei sindacati, “per ridurre lo stress da
lavoro”, non è stata condivisa dalla maggioranza degli svizzeri.
Sempre nella giornata di ieri, e sempre attraverso lo
strumento referendario, i cittadini svizzeri hanno deciso di porre un veto anche
alla cementificazione dei Comuni.
Infatti, per la costruzione di "abitazioni secondarie” è stato approvato il
limite massimo del 20% della superficie abitativa di ogni Comune, sconfiggendo così le lobbies dei palazzinari e degli intermediari.
Per “abitazioni
secondarie”, soprannominate anche “letti
freddi”, si intendono quelle case ad uso turistico e perciò disabitate per
la maggior parte dell’anno.
A quando, anche in Italia, sarà consentito ai cittadini di esprimersi,
con referendum, su iniziative e pretese di sindacalisti e palazzinari ?
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