Che oramai la Lega avesse superati i
confini della imbecillità ne eravamo consapevoli in tanti !
Ma che ne volesse dare una lampante
prova anche di fronte alla morte di Lucio Dalla, beh … questo proprio non lo
avrebbe immaginato nessuno.
Eppure “Radio Padania” ha saputo
andare oltre le più pessimistiche supposizione arrivando a denigrare Lucio
Dalla, il giorno dopo la sua morte, per bocca di un tale Andrea Rognoni già
noto alle cronache per un rosario di colossali stupidità snocciolate nel tempo.
Il 18 aprile 2009, ad esempio, parlando
dello spaventoso terremoto che colpì L’Aquila, questo individuo fu capace di
sostenere che, oltre naturalmente che “per
colpa di arabi e migranti”, i crolli erano avvenuti per il fatto che l'Aquila fosse stata edificata,
nel III secolo a.c., “riprendendo la
pianta della città di Gerusalemme”, e, ad
abundantiam, perché nella Basilica di Collemaggio era conservata “una lastra in cui è ritratta una torre sormontata
da una mezzaluna”.
Era,
invece, il 26 gennaio 2010, vigilia del giorno dedicato alla Memoria, quando il
citato individuo si scagliò contro la proposta di far leggere il libro di Anna
Frank, nella classe di una scuola, sostenendo che “Anna Frank non è una santa” e che il livello di depravazione
morale raggiunto fosse arrivato a “superare la cattiveria con
la quale Hitler ha mandato sei milioni di ebrei a morire”.
Ed
eccoci a sabato 3 marzo 2012. Questo individuo, conduttore su Radio Padania
della trasmissione “Arte Nord”, ha
definito Lucio Dalla il simbolo di una “Italia che non vorremmo”, e lo ha censurato in quanto rappresentante di un “eclettismo un po' fazioso e calcolato … mirato ad accontentare tutti i
gusti del pubblico. Specialmente quello del centro-sud”.
Inoltre Lucio Dalla, secondo il signor Rognoni, “è figlio di quella cultura post-sessantottesca,
con una visione del mondo cattocomunista ed ecumenista”.
Naturalmente, a mettere la ciliegina su questi
sublimi ragionamenti non è mancata neppure una motivazione razzista la unica in
grado di chiarire perché tanto livore: la vera colpa di Lucio Dalla è che … “il babbo era padano, ma la madre no”.
Nel dire questa ultima scempiaggine il signor Rognoni
ha dimenticato che anche la moglie del Gran Barbaro Bossi non è nata sotto la
Madonnina !
Adesso, saranno cavoli suoi a giustificarsi con la
regina del cerchio magico.
Ah ... ma stavo per dimenticarlo ! Questo signore è il direttore di "Idee per l'Europa dei popoli", una rivista fondata dall'europarlamentare Mario Borghezio al quale, esternando tali cumuli di imbecillità. si propone come devoto discepolo e fedele seguace.
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