Fin dai tempi di
Stanlio ed Ollio, e poi di Gianni e Pinotto, non si contano le coppie di comici
che, con frizzi e lazzi, hanno cercata la fortuna calcando le tavole dei palcoscenici di tutto il
mondo.
Caratteristica
comune a tutte le coppie era il ruolo svolto da uno dei due guitti che, facendo
da spalla al compagno di scena, gli dava l’imbeccata per esaltarne le gag.
In realtà, senza il
ruolo della “spalla” non sarebbero mai esistite le coppie di comici.
Ecco, perché, sono
curioso di scoprire a chi toccherà fare da spalla in questa nuova coppia di
guitti che sta per fare il suo debutto sulle tavole malferme del teatrino della
politica italiana.
Oddio, si deve
parlare di debutto solo come coppia, perché entrambi, individualmente, hanno
già avuto modo di esibirsi come ciarlatani e fanfaroni a tutto tondo sul
palcoscenico politico.
Proprio per questo
sarà un bel match tra loro per decidere a chi tocchi il ruolo di “spalla”.
Infatti, Berlusconi terrà
duro facendo pesare le sue credenziali di guitto che è riuscito, per vent’anni,
a menare per il naso milioni di italiani, favoleggiando del suo amore per
l’Italia, promettendo la luna nel pozzo, spacciando gli affaracci suoi per favori
alla collettività, facendo sì che il mondo intero si sganasciasse con la sola
sua apparizione sui palcoscenici internazionali.
Ed alla fine tirerà
fuori il suo asso dalla manica: chi è stato capace, come lui, di aver fatto
credere ad alcuni milioni di gonzi che Ruby fosse la nipote di Mubarak ?
Dal canto suo, tuttavia,
il Camallo (*), vale a dire Beppe Grillo, non ha rivali nell’uso della volgarità e del
turpiloquio, nel dissennato impiego dei “vaffa” per occultare il vuoto
pneumatico dei suoi sproloqui senza capo né coda, nel far credere ai grulli
pentastellati che l’euro viene coniato dal conte dracula nel suo castello in
Transilvania.
Così, mentre i loro
manager, Bondi e Casaleggio, sudano le classiche sette camice per cercare
possibili punti di intesa, il Cavaliere ed il Camallo, per bruciare le tappe
mettono a punto, non senza fatica, la loro prima gag.
Com’era prevedibile,
però, non riescono a decidere chi dei due dovrà fare da spalla all’altro.
Pur nell’incertezza,
le claque, di entrambi i guitti, da giorni si danno un gran da fare comunque
per pubblicizzare il primo sketch in programma: il “contro-discorso” di fine
anno da contrapporre al discorso che pronuncerà, a reti unificate, il Capo
dello Stato.
Poiché, però, a
poche ore dal 31 dicembre, il Cavaliere ed il Camallo non si sono ancora messi
d’accordo su chi dovrà essere il protagonista dello sketch, la parte più grulla
del Paese vivrà ore di angoscia, fino alla sera del 31 dicembre, per sapere se le
gag saranno due, quella del Cavaliere e quella del Camallo, oppure uno dei due si rassegnerà a fare da spalla.
Siccome ho la presunzione di non appartenere alla
schiera dei grulli, confesso che … nun me ne po’ frega’ de meno !
(*) Termine della tradizione genovese per indicare gli scaricatori delle navi nel porto di Genova.
(*) Termine della tradizione genovese per indicare gli scaricatori delle navi nel porto di Genova.
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