Alle
primarie della Lega Nord, che hanno visto prevalere Matteo Salvini su un incartapecorito
Umberto Bossi, hanno partecipato circa 10.000 militanti.
Sarebbe
sufficiente già questo irrisorio numero, di partecipanti alle primarie, per ridimensionare
questo partito nello scenario politico nazionale.
D’altra
parte molti italiani ricordano la Lega Nord solo come reggicoda di Berlusconi, per
molti anni, avendone ricevuto in cambio qualche poltrona per i suoi
rappresentanti.
Ricordo,
infatti, che i leghisti hanno votato disciplinatamente tutte le “leggi ad personam” che il cavaliere di
Arcore ha imposte loro.
Mai
uno scatto di disubbidienza, mai una parvenza di dissenso!
Eletti
dal cosiddetto popolo padano al grido di “Roma
ladrona”, non appena giunti nella città eterna hanno imparato in gran fretta
a sgraffignare denaro dalle casse dello Stato, usandolo in modo non sempre
lecito, tanto da richiamare l’attenzione della magistratura.
Quando,
nell’agosto 2011, al ministero dell’economia e delle finanze del governo
Berlusconi sedeva Giulio Tremonti, molto amato dai leghisti, l’Italia, già sottoposta
a procedura europea di infrazione per debito eccessivo, assunse, nei confronti
dell’Europa, una serie di impegni capestro tra cui, per appunto, il “Fiscal Compact”.
Impegni
che, nel novembre 2011, dopo la precipitosa fuga da Palazzo Chigi di Berlusconi e dei suoi
ministri, hanno messo nei guai dapprima il governo Monti ed ora
il governo Letta.
Matteo
Salvini, però, fa finta di non ricordare che di quel governo Berlusconi, impegnatosi oltremisura con l’Europa, facevano parte altri ministri leghisti,
oltre a Tremonti.
Così,
fingendosi smemorato, oggi, spara a zero contro l’Europa, colpevole di premere sull’Italia
perché rispetti gli impegni assunti da Berlusconi, Tremonti e da quel governo
farcito di leghisti.
Un
esempio: nel momento di essere eletto segretario della Lega Nord, Salvini ha
sintetizzato il suo programma in poche parole: lotta senza quartiere alla “Europa che è un gulag” !
Certo
che se questo è il pensiero politico del neo-segretario, la discesa
agli inferi della Lega Nord proseguirà senza fine.
Salvini,
infatti, sarà un segretario che ha già avuto modo di dimostrare, negli anni, mediocrità
politica, umana e culturale.
Una
mediocrità che Salvini intende riprodurre anche con il prossimo congresso
torinese della Lega, in programma il 15 dicembre, quando sul palco al suo
fianco si accomoderanno Marine Le Pen, leader del movimento di estrema destra
francese, i delegati dei movimenti euro-scettici austriaci ed olandesi e, udite
udite, persino alcuni deputati del democratico parlamento russo.
Per
questo, mi permetterei di suggerire, a Matteo Salvini, che se fosse sua intenzione trasformare davvero il congresso della Lega Nord in un autentico simposio del
totalitarismo dovrebbe invitare anche i rappresentanti delle bande neo-naziste e, perché
no, pure Silvio Berlusconi.
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