Ieri terminavo
il post affermando che avrei dormito più sereno, dopo aver lette le motivazioni
con cui la Corte d’Appello di Milano ha assolto Berlusconi nel processo Ruby.
In
effetti, rileggendo quelle motivazioni mi era sembrato di poter dedurre che,
anche in presenza di circostanze e fatti risaputi da cani e porci, si possa
invocare una “ignoranza inevitabile” giustificata
da fattori soggettivi.
Infatti,
l’espressione “la legge non ammette
ignoranza” (NdR: pessima traduzione dal latino “ignorantia legis non excusat”) lascia spazio a diverse libere
interpretazioni.
Comunque,
buono a sapersi !
Infatti,
tra i fattori soggettivi che un compiacente ed accomodante giudice potrebbe ammettere
non vedo perché non individuare, ad esempio, la grullaggine, la stupidità
senile, l’uso smodato di viagra, lo stato confusionale, oppure una semplice
sbronza, etc.
È
lecito supporre, a questo punto, che i giudici della Corte d’Appello abbiano
scagionato Berlusconi dall’accusa di sapere che Ruby fosse minorenne,
riconoscendogli una “ignoranza
inevitabile per fattori soggettivi”.
Quale siano
stati il od i fattori soggettivi richiamati non è dato di saperlo, anche se c’era
solo l’imbarazzo della scelta tra stupidità senile, uso sfrenato di viagra,
od ottenebramento da libidine.
D’altra
parte solo così è possibile spiegare perché Berlusconi fosse l’unico a non conoscere
la minore età di Ruby, dal momento che ne erano al corrente tutti i suoi ospiti
ad Arcore, da Fede alla Minetti fino agli altri habitué dei bunga bunga.
Può anche
darsi che gli stessi “fattori soggettivi”
abbiano fatto credere a Berlusconi che Ruby fosse davvero la nipote di Mubarak,
al punto da indurlo, la sera del 27 maggio 2010, a telefonare al dirigente
della Questura di Milano, Pietro Ostuni, per invitarlo ad affidare la minorenne
non ad una struttura di accoglienza bensì a Nicole Minetti, per evitare un incidente diplomatico con l'Egitto.
Oggi,
però, mi è sorto il dubbio che lo stesso Presidente della Corte d’Appello di
Milano, Enrico Tranfa, non fosse convinto della assoluzione di Berlusconi per “ignoranza inevitabile” visto che,
subito dopo aver firmate le motivazioni della sentenza, ha rassegnate le
dimissioni dalla magistratura, per dissenso con gli altri due giudici del
collegio, lasciando la toga dopo 39 anni di servizio.
Un
gesto che non ha precedenti nella storia giudiziaria italiana.
Peraltro,
in quanto Presidente del collegio giudicante era stato obbligato a firmare lui le
motivazioni per evitare che sul processo cadesse la mannaia della nullità.
“In tutta la mia vita non ho mai fatto
nulla di impulso. La mia è stata una decisione meditata”, le uniche parole che i giornalisti sono
riusciti a strappare al Presidente Tranfa.
Ecco
perché, a me comune uomo della strada, le dimissioni del Presidente della Corte
d’Appello, causate dai dissensi con gli altri due giudici del collegio
giudicante, e non sugli ingredienti per fare l’amatriciana, bensì sulla
colpevolezza o meno dell’imputato mi pongono perplessità ed interrogativi.
L’idea
che un imputato possa essere giudicato colpevole o innocente “a maggioranza” mi
fa rabbrividire, facendomi smarrire quel po’ di fiducia che ancora avevo nella
giustizia.
Infatti,
o i fatti e le prove sono tali per cui il collegio giudicante è concorde nel ritenere
innocente o colpevole l’imputato oppure, se anche in un solo giudice affiorano
dubbi ed incertezze, penso che sarebbe eticamente scorretto emettere una
sentenza.
Peraltro,
non si aveva a che fare con giudici popolari chiamati ad assolvere o condannare
“a maggioranza”, ma a magistrati esperti, capaci e professionali in grado di poter
valutare in modo univoco i fatti nella rispettosa applicazione delle leggi.
Ora mi
domando.
Dopo essere
venuta a conoscenza di queste divergenze sulla sentenza, la Procura di Milano
sarà ancora invogliata, oppure no, a ricorrere in Cassazione ?
Ed i
giudici della Corte Suprema potrebbero essere influenzati da questo clamoroso antefatto
?
Ed il
CSM, sempre così attento nel valutare l’operato dei magistrati, convocherà a
Palazzo dei Marescialli l’ormai ex Presidente Tranfa per approfondire le
ragioni che lo hanno indotto ad un gesto così inusuale ed eclatante ?
Ed inoltre,
il Capo dello Stato, che è anche Presidente del CSM, si attiverà perché sia
fatta piena luce su questa vicenda o preferirà far finta che non sia successo
nulla ?
Tra l’altro questa vicenda continua a farmi
frullare in testa molti maliziosi pensieri … ma almeno per questa sera li terrò
per me.
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