Pochi
minuti fa Paolo Romani, Capo Gruppo dei senatori di Forza Italia, con una faccia
tosta ineguagliabile ha twittato: “@_paolo_romani
- Dopo Domenica Live di oggi e l’intervista del segretario del PD, ci sarà
ancora qualcuno che parla di conflitto di interessi ?”.
Qualche
ora prima il forzista Romani aveva già twittato: “@_paolo_romani – Bravo Renzi su Canale 5. Ma siamo sicuri che le
interviste in ginocchio della D’Urso siano il meglio che la televisione può
offrire ?”.
Di
fronte a tanta spudoratezza non ce la faccio proprio a non fare alcune considerazioni.
Di certo
non può essere questa unica circostanza, che ha visto Matteo Renzi recarsi a Canale 5, su invito di Berlusconi, a snocciolare
la sua sequela di fandonie sotto gli occhi della svenevole Barbara D’Urso, che
può legittimare la indecenza del conflitto di interessi che ha al centro il
signore di Arcore.
Infatti,
solo se Canale 5 e le altre TV Mediaset dedicheranno la stessa attenzione ed ospiteranno
con uguale piaggeria non solo Berlusconi e Renzi, ma anche gli oppositori del “regime renzusconiano”, da Vendola a
Fassina, da Grillo a Landini, ebbene solo allora si potranno incominciare a
valutare tutte le specificità del conflitto di interessi.
Quando
cita, poi, le “interviste in ginocchio”
Paolo Romani finge di non ricordare che Barbara D’Urso abbia riservate le sue
smancerie, ohibò, solo a Berlusconi e Renzi, i due congiurati del Nazareno.
I
tweet di Paolo Romani mi offrono lo spunto, però, per rilevare come, anche alla
sdolcinata D’Urso, Matteo Renzi abbia voluto proporsi come “Mister 80 €” !
Infatti,
dopo aver dispensati bonus di 80 euro ai circa 10 milioni di lavoratori, ecco
che questa volta rivela che a beneficiare di 80 euro al mese per tre anni
saranno tutte le neomamme che, nel 2015, daranno alla luce un bambino, perché,
ha detto “Mister 80 €”, “io so cosa significa comprare pannolini,
biberon e spendere per l’asilo”.
Mi
sono ritornati alla mente i “bonus bebè”
di berlusconiana memoria e non ho potuto fare a meno di scompisciarmi dalle
risa.
Ma la ilarità
è durata solo pochi attimi perché, ascoltando questo nuovo annuncio da “venghino
signori”, ho avuto conferma che Renzi non sappia davvero far di conto, oppure sia
circondato da individui che gli nascondano i veri numeri della realtà italiana.
Ad
esempio, nessuno deve avergli detto che qualche settimana fa Marco Venturi,
presidente di Confesercenti, ha illustrati i risultati di uno studio secondo il
quale, nel 2014, i pensionati stanno subendo una perdita mensile del loro
potere di acquisto calcolato mediamente in 118 euro, rispetto al 2008.
Ora, siccome
i pensionati italiani sono 18.300.000, ciò significa che il loro minore potere
d’acquisto pesa ogni mese sui consumi per circa 2 miliardi e 160 milioni, il
che equivale a circa 26 miliardi sull’intero 2014.
Possibile che “Mister 80 €” sia così poco lucido da non rendersi conto che, invece
di andare a destra e a manca per annunciare la distribuzione a casaccio di oboli,
si dovrebbe impegnare nel razionalizzare le priorità di intervento, sempre che voglia
davvero risollevare il Paese dalla crisi e non solo esibirsi come affabulatore?
Nessun commento:
Posta un commento