Mentre
la Grande Mela affida il suo futuro nelle mani di un italo americano, Bill de
Blasio, in Italia siamo in balia di un governo malfermo, soggetto alla
schizofrenia di un pregiudicato, Silvio Berlusconi, ed alla irresolutezza di un
vanaglorioso politicante, Enrico Letta.
Una
compagine governativa ad elevato rischio di impeachment,
dal momento che, in meno di sei mesi, già quattro ministri hanno dovuto giustificare
comportamenti imbarazzanti, che hanno creato sconcerto nell’opinione pubblica.
Ad
essere colta per prima con le mani nella marmellata è stata Josefa Idem, il 28
aprile 2013 nominata Ministro per lo sport e le politiche giovanili, ma dopo
due mesi costretta alle dimissioni per aver evaso il pagamento di ICI ed IMU per
alcune sue proprietà immobiliari.
Si
arriva a fine maggio 2013 ed il Vicepremier e Ministro degli Interni, Angelino
Alfano, insieme al Ministro degli Esteri, Emma Bonino, si trovano invischiati nella
avventata espulsione dall’Italia della moglie e della figlioletta del
dissidente kazako Ablyazov, caricate a forza su un aereo che il governo kazako
si era affrettato a far atterrare a Ciampino.
In
un qualsiasi paese normale, due ministri che si presentassero in Parlamento giustificandosi
con “io non c’ero e se c’ero dormivo e se
dormivo sognavo di non esserci”, sarebbero cacciati a pedate con ignominia.
In
Italia invece no !
Alfano
e Bonino, infatti, ottenuta l’assoluzione da un compiacente Parlamento, proseguono
nel loro immeritato ruolo dopo aver addossata, secondo copione, la colpa degli
errori commessi sui loro collaboratori.
E
siamo al 5 novembre.
In
Parlamento, per chiedere perdono e l'assoluzione, c’è questa volta il Ministro
della Giustizia, Anna Maria Cancellieri.
Il
Ministro Cancellieri è amica, di vecchia data, di Antonino Ligresti e Gabriella
Fragni, moglie di Salvatore Ligresti.
Dopo
che Salvatore Ligresti e le figlie Jonella e Giulia Maria sono stati arrestati a
seguito dell’inchiesta FonSai, la Guardia di Finanza ha proseguito le indagini
mantenendo sotto controllo le utenze telefoniche dei loro familiari.
Accade,
così, che la signora Fragni viene intercettata mentre telefona al Ministro
Cancellieri per farle presente che la detenuta Giulia Maria è anoressica e,
anche per questo, è insofferente al regime carcerario.
Poiché
l’amicizia è un sentimento sacro, Anna Maria Cancellieri, incurante del
distacco che le impone il suo ruolo istituzionale, segnala il caso di Giulia
Maria Ligresti ai suoi collaboratori.
Può
darsi che la segnalazione del Ministro non sia stata determinante per la
concessione degli arresti domiciliari a Giulia Maria Ligresti, se è vero che il
caso era già all’attenzione del magistrato competente.
Di
certo, però, il Ministro non ha riflettuto, in quei momenti, sul dramma delle migliaia
di detenuti, altrettanto cagionevoli, che sono rinchiusi dietro le sbarre in
attesa di giudizio.
Comunque,
il Ministro Cancellieri ha ottenuto il perdono e l’assoluzione dal Parlamento, ed
ha consentito al Governo Letta di uscire indenne, ancora una volta, dalle
disavventure dei suoi ministri.
Indenne
soltanto sotto il profilo formale, perché, in effetti, i pasticciacci, in cui
sono stati coinvolti Idem, Alfano, Bonino, Cancellieri, hanno offerta all’opinione
pubblica, almeno a quella parte che pensa, uno spettacolo di scarso credito e di
dubbia correttezza dell’esecutivo.
Poiché
tutto ciò è avvenuto in soli sei mesi … non ci resta che attendere che dal
confessionale parlamentare si levi l’invito: “avanti il prossimo”!
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