lunedì 5 maggio 2014

Nauseato da questa libertà ipocrita

Non avrei mai pensato che un giorno non mi sarei più compiaciuto di vivere in un Paese soddisfatto di una libertà ambigua !
Non è che, all’improvviso, io abbia perso il bene dell’intelletto.
La verità è che sono stanco di ascoltare tutti quei mistificatori che vorrebbero farmi credere che libertà significhi tollerare … rassegnarsi … giustificare … qualsiasi azione, qualsiasi gesto, qualsiasi parola.
Se non si è disposti a tollerare, rassegnarsi e giustificare, allora si è fascisti e reazionari.
Non sono né reazionario né fascista, ciò nonostante non tollero, non giustifico e non mi rassegno all’idea che nel mio Paese …
… si contrabbandi come una espressione di libertà l’azione devastatrice di delinquenti che, nascondendosi con cappucci, caschi e passamontagna, e sprezzanti dei diritti più elementari di ogni cittadino, colgano qualsiasi pretesto per mettere a ferro e fuoco le città, assaltare banche e negozi, dare alle fiamme automobili;
… si spacci per requisito di libertà il fatto che pendagli da forca possano partecipare alle manifestazioni armati di spranghe, bombe carta, bottiglie molotov;
… si consideri prova di libertà consentire ad un guitto genovese, zotico e volgare, e ad un pregiudicato di Arcore, di vomitare ingiurie, menzogne, calunnie, su tutte le Istituzioni e sui loro esponenti;
… si permetta, in nome della libertà di pochi farabutti, di umiliare il principio sacrosanto “la legge è uguale per tutti”;
… si pretenda rivestire con il manto della libertà gli isterismi di un sindacalismo che, nel patetico tentativo di sopravvivere alla evoluzione dei tempi, giunga perfino a contrastare gli interessi dei disoccupati;
… si arrivi ad intravedere nientemeno che un rivelatore di libertà nel penoso spettacolo di membri delle Istituzioni che negozino, con ceffi da galera, le condizioni per svolgere le partite di calcio senza intolleranze da parte delle tifoserie.
Di questa libertà ipocrita ne faccio a meno volentieri !

Nessun commento: