mercoledì 21 maggio 2014

Un voto a scelta tra impostori, nichilisti ed illusionisti

Insieme ad altri 50 milioni di italiani anch’io, fra quattro giorni, dovrei recarmi al seggio per depositare nell’urna il mio voto per eleggere il Parlamento Europeo.
Uso il condizionale perché, con il passare delle ore, si va facendo strada l’evenienza che, domenica mattina, rimetta nel cassetto la tessera elettorale e, per la prima volta decida di non esercitare il mio diritto-dovere di voto.
Sarebbe una scelta sofferta, in contrasto con il mio convincimento che astenersi sia un po’ sfuggire alle proprie responsabilità civili.
Cosa fare, però, di fronte ad una campagna elettorale indecorosa e del tutto fuorviante ?
Trattandosi di “elezioni europee”, pensavo di dover valutare con quali intenti e con quali programmi le forze politiche in campo propongano di candidarsi al Parlamento europeo.
Ora, a meno che in queste settimane io non abbia vissuto in catalessi, o non mi sia assentato per una breve escursione su Marte, non sono riuscito a cogliere idee e progetti sull’Europa, sui suoi problemi e su come risolverli.
All’orecchio mi sono giunti solo alcuni slogan insensati ed ingannevoli che minacciano, ad esempio, l’uscita dall’euro del nostro Paese.
Per il resto solo tanta volgarità, violenti scambi di insulti, fandonie di ogni tipo, ma soprattutto un appiattimento totale sulle vicende di casa nostra.
Mi domando, ad esempio: cosa avranno a che vedere con il futuro dell’Europa le fanfaluche che un rintronato Berlusconi racconta per abbindolare gli elettori ?
Dal cilindro delle mistificazioni berlusconiane, infatti, è spuntata fuori la promessa di donare, a tutti gli anziani indigenti, impianti dentali gratuiti (sia chiaro … non dentiere !).
Credo che la vera preoccupazione degli anziani indigenti, però, non siano gli impianti dentali, bensì la possibilità di avere ogni giorno qualcosa da mettere sotto i denti.
Detto fatto ! Ecco saltar fuori dal cilindro l’aumento ad 800 euro di tutte le pensioni minime.
Siamo ai corsi e ricorsi mistificatori dell’ex cavaliere.
Infatti, l’aumento delle pensioni minime era già uno degli impegni assunti da Berlusconi con il famoso “contratto con gli italiani”, teatralmente firmato in TV, a “Porta a Porta”, sotto lo sguardo del maggiordomo Bruno Vespa.
Era l’8 maggio 2001, altra campagna elettorale.
La verità è che non solo quella, ma tutte le promesse fatte nel “contratto con gli italiani” sono state disattese, incluso l’impegno a non più ripresentarsi alle elezioni, se non fossero stati realizzati almeno 4 dei 5 punti indicati.
È evidente che, da incallito impostore, Berlusconi conta oggi sulla smemorataggine dei soliti gonzi che hanno continuato a votare per Forza Italia.
Ad andare fuori tema nella sua campagna elettorale, però, è anche Matteo Renzi.
Incurante, anche lui, del fatto che si tratti di elezioni europee, Renzi non perde occasione per magnificare, in modo asfissiante, i provvedimenti presi dal suo governo nei primi tre mesi di attività.
Si va dal bonus di 80 euro al decreto lavoro, dal tetto per le retribuzioni dei manager pubblici alla vendita online delle auto blu, dalla privatizzazione di Poste Italiane ed ENAV alla soppressione di cinque ambasciate, e via dicendo.
In nessuno di questi provvedimenti, dei quali Renzi si incensa, riesco ad scorgere, però, orientamenti e proposte per il cambiamento della politica europea, per cui mi domando: quali sono i contenuti del progetto europeo di Matteo Renzi ?
A dar prova di non aver capito assolutamente nulla del voto del 25 maggio è sicuramente Beppe Grillo che, come un invasato, farnetica sugli irreali effetti che tale voto dovrebbe avere sulle istituzioni politiche del nostro Paese.
Da settimane Grillo, sicuro di vincere le elezioni con un voto plebiscitario, con gli occhi fuori dalle orbite ed il suo lessico scurrile, sbraita a squarciagola che il giorno dopo le elezioni andrà al Quirinale ed imporrà le dimissioni al Capo dello Stato e le immediate elezioni politiche.
Grillo, vaneggiando, conferma di essere un cialtrone, ignorante della Costituzione e delle regole democratiche.
Minaccia marcia su Roma, processi popolari a politici, giornalisti ed imprenditori, epurazioni e lupara bianca per i suoi avversari.
In pratica il progetto di un regime totalitario, a scelta tra lo stalinismo, il nazismo, il fascismo, etc. etc.
Purtroppo, però, in attesa che gli impongano bavaglio e camicia di forza, Grillo prosegue nella sua azione nichilista, turlupinando i grullini che ancora lo stanno ad ascoltare.
Perciò, di fronte ad un quadro così squallido sarebbe etico astenersi domenica ?

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