Insieme ad altri 50
milioni di italiani anch’io, fra quattro giorni, dovrei recarmi al seggio per depositare
nell’urna il mio voto per eleggere il Parlamento Europeo.
Uso il condizionale
perché, con il passare delle ore, si va facendo strada l’evenienza che,
domenica mattina, rimetta nel cassetto la tessera elettorale e, per la prima
volta decida di non esercitare il mio diritto-dovere di voto.
Sarebbe una scelta
sofferta, in contrasto con il mio convincimento che astenersi sia un po’ sfuggire
alle proprie responsabilità civili.
Cosa fare, però, di
fronte ad una campagna elettorale indecorosa e del tutto fuorviante ?
Trattandosi di “elezioni
europee”, pensavo di dover valutare con quali intenti e con quali programmi le forze
politiche in campo propongano di candidarsi al Parlamento europeo.
Ora, a meno che in
queste settimane io non abbia vissuto in catalessi, o non mi sia assentato per
una breve escursione su Marte, non sono riuscito a cogliere idee e progetti sull’Europa,
sui suoi problemi e su come risolverli.
All’orecchio mi sono
giunti solo alcuni slogan insensati ed ingannevoli che minacciano, ad esempio, l’uscita
dall’euro del nostro Paese.
Per il resto solo tanta
volgarità, violenti scambi di insulti, fandonie di ogni tipo, ma soprattutto un
appiattimento totale sulle vicende di casa nostra.
Mi domando, ad
esempio: cosa avranno a che vedere con il futuro dell’Europa le fanfaluche che un
rintronato Berlusconi racconta per abbindolare gli elettori ?
Dal cilindro delle mistificazioni
berlusconiane, infatti, è spuntata fuori la promessa di donare, a tutti gli
anziani indigenti, impianti dentali gratuiti (sia chiaro … non dentiere !).
Credo che la vera preoccupazione
degli anziani indigenti, però, non siano gli impianti dentali, bensì la
possibilità di avere ogni giorno qualcosa da mettere sotto i denti.
Detto fatto ! Ecco
saltar fuori dal cilindro l’aumento ad 800 euro di tutte le pensioni minime.
Siamo ai corsi e
ricorsi mistificatori dell’ex cavaliere.
Infatti, l’aumento
delle pensioni minime era già uno degli impegni assunti da Berlusconi con il famoso
“contratto con gli italiani”, teatralmente
firmato in TV, a “Porta a Porta”, sotto
lo sguardo del maggiordomo Bruno Vespa.
Era l’8 maggio 2001,
altra campagna elettorale.
La verità è che non
solo quella, ma tutte le promesse fatte nel “contratto
con gli italiani” sono state disattese, incluso l’impegno a non più ripresentarsi
alle elezioni, se non fossero stati realizzati almeno 4 dei 5 punti indicati.
È evidente che, da
incallito impostore, Berlusconi conta oggi sulla smemorataggine dei soliti gonzi
che hanno continuato a votare per Forza Italia.
Ad andare fuori tema
nella sua campagna elettorale, però, è anche Matteo Renzi.
Incurante, anche
lui, del fatto che si tratti di elezioni europee, Renzi non perde occasione per
magnificare, in modo asfissiante, i provvedimenti presi dal suo governo nei
primi tre mesi di attività.
Si va dal bonus di
80 euro al decreto lavoro, dal tetto per le retribuzioni dei manager pubblici
alla vendita online delle auto blu, dalla privatizzazione di Poste Italiane ed
ENAV alla soppressione di cinque ambasciate, e via dicendo.
In nessuno di questi
provvedimenti, dei quali Renzi si incensa, riesco ad scorgere, però, orientamenti
e proposte per il cambiamento della politica europea, per cui mi domando: quali
sono i contenuti del progetto europeo di Matteo Renzi ?
A dar prova di non
aver capito assolutamente nulla del voto del 25 maggio è sicuramente Beppe
Grillo che, come un invasato, farnetica sugli irreali effetti che tale voto dovrebbe
avere sulle istituzioni politiche del nostro Paese.
Da settimane Grillo,
sicuro di vincere le elezioni con un voto plebiscitario, con gli occhi fuori
dalle orbite ed il suo lessico scurrile, sbraita a squarciagola che il giorno
dopo le elezioni andrà al Quirinale ed imporrà le dimissioni al Capo dello
Stato e le immediate elezioni politiche.
Grillo, vaneggiando,
conferma di essere un cialtrone, ignorante della Costituzione e delle regole
democratiche.
Minaccia marcia su
Roma, processi popolari a politici, giornalisti ed imprenditori, epurazioni e lupara
bianca per i suoi avversari.
In pratica il
progetto di un regime totalitario, a scelta tra lo stalinismo, il nazismo, il
fascismo, etc. etc.
Purtroppo, però, in attesa
che gli impongano bavaglio e camicia di forza, Grillo prosegue nella sua azione
nichilista, turlupinando i grullini che ancora lo stanno ad ascoltare.
Perciò, di fronte ad un quadro così squallido sarebbe etico
astenersi domenica ?
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