I toni trionfalistici, usati da Angelino Alfano nel corso
della conferenza stampa per annunciare l’abolizione dell’IMU, la dicono lunga su
chi detti, di fatto, il programma di governo.
A riprova, mentre Alfano stava spudoratamente gongolando
per il risultato ottenuto, alle agenzie di stampa arrivava un comunicato con il
quale Berlusconi confermava: “Il Popolo
della Libertà ha rispettato il patto con i suoi elettori e il Presidente Letta
ha rispettato le intese con il PdL”.
Ad aver persa la faccia sicuramente è Enrico Letta, pur
se ha dichiarato, e non poteva farne a meno, di essere soddisfatto del
risultato ottenuto e di considerare che oggi “il governo non ha più scadenza”.
Ad aver persa la faccia, però, è anche il PD che, mentre
fino a poche ore prima sbraitava contro l’abolizione dell’IMU, insistendo
perché si puntasse sulla riduzione del costo del lavoro, subito dopo
la decisione si è affrettato a dichiarare, per bocca di Epifani: “La scelta sull’IMU è corretta, soprattutto
in vista della riforma e della trasformazione nel senso di un’imposta federale
a partire dal prossimo anno”.
A questo punto, nascono spontanee alcune prime
considerazioni a caldo.
- Per ottenere la restituzione dell’IMU pagata nel 2012, garantita da Berlusconi in campagna elettorale, a chi dobbiamo comunicare le nostre coordinate bancarie? A Berlusconi o a Palazzo Chigi?
- Pur di fare il Presidente del Consiglio è evidente che Enrico Letta abbia accettati diktat da Berlusconi, tuttora segreti ma che gli italiani scopriranno solo nel tempo.
- È lampante che il PdL non abbia alcun interesse a far cadere questo governo perché ha trovato, in Enrico Letta, un fantoccio abilissimo nel rianimare, proprio lui, un agonizzante Berlusconi.
- E’ ormai palese che il PD, nelle scelte del governo, conti come il due di picche a briscola.
- L’affermazione “il governo non ha più scadenza” è molto sibillina. Infatti, Letta o ha dimenticato che tra pochi giorni si riunirà la Giunta del Senato per decidere la decadenza di Berlusconi da senatore, oppure ha la certezza che il PD voterà contro la decadenza.
- Letta ha imparato rapidamente la lezione berlusconiana nel raccontare panzane e prendere per i fondelli gli italiani, come quando ha affermato, ad esempio, che l’abolizione dell’IMU non implicherà altre tasse.
- Già, ma la “Service Tax”, che scatterà dal 1° gennaio 2014, che cosa sarà, una pioggia di gianduiotti?
Ecco, appunto, la “Service Tax”!
Secondo quello che, in conferenza stampa, hanno detto
Letta e la sua combriccola di ministri, è un contributo “finalmente federale” la cui entità sarà determinata dagli
amministratori locali.
Ora, che la si chiami contributo, imposta, balzello,
gabella, per me resta sempre una tassa che, dal 1° gennaio 2014, invece di
chiamarsi IMU prenderà il nome di “Service Tax” confidando, forse, che la
scarsa conoscenza dell’inglese di molti italiani la renderà meno indigesta.
Infatti, questa mattina, un’anziana signora spiegava alla
cassiera del supermercato che la “Service Tax” sarà semplicemente un contributo
volontario richiesto ai cittadini per migliorare il servizio dei taxi! Sic !
Ebbene, mia cara signora non è come le vorrebbero far
credere i nostri governanti, si tratterà di una vera nuova fregatura per tutti
gli italiani, nessuno escluso.
Tanto è vero, che, dal gennaio 2014, la “Service Tax” si
comporrà di due distinti balzelli, la cui quantificazione è demandata alla
libera valutazione di ogni Comune.
La prima gabella, denominata Tari, destinata a coprire i
costi per la gestione dei rifiuti, sarà dovuta da tutti i cittadini,
proprietari di prima casa o affittuari, in funzione delle superfici occupate.
Ma è con la seconda gabella che gli italiani sono presi
di più per i fondelli dal ben ammaestrato Enrico Letta e dai suoi domatori.
Infatti, la seconda componente, denominata Tasi, sarà destinata
a coprire i costi dei beni e servizi pubblici locali e potrà essere calcolata,
dai Comuni, o sulla superficie o sulla rendita catastale di case ed
appartamenti, esattamente come oggi prevede l’IMU.
Ma … udite … udite, dal 2014 a doverla pagare saranno non
solo i proprietari delle prime case, ma anche i proprietari delle case date in
affitto e i loro affittuari.
Stai a vedere che per ogni euro di IMU risparmiato ne
pagheremo quattro o cinque di “Service Tax”.
Ma che
bella giornata !!!
Nessun commento:
Posta un commento