domenica 22 luglio 2012

Fabrizio Cicchitto ... permette una domanda ?


Scusi, ma lei c'è o ci fa ?
Per essere più chiari, il fanatismo che manifesta per Berlusconi e per il suo operato è genuino oppure nasce dal timore che, senza dimostrarsi fazioso, lei rischierebbe di essere estromesso dalle prossime liste elettorali ?
Ho la impertinenza di chiederglielo perché, con la consueta acidità del suo modo di porsi, lei non perde occasione per aggrapparsi allo spread e dimostrare che i 575 punti raggiunti da Berlusconi non fossero colpa sua, dal momento che Monti, in 8 mesi, non è riuscito ad abbatterlo come ci si aspettava.
Mi prendo la libertà di farle presente che lo spread è semplicemente l'effetto di fatti e condizioni che lo hanno causato.
Ora, so che lei è laureato in giurisprudenza, i suoi biografi, però, riferiscono anche di un suo master in economia, per cui lungi da me l'idea peregrina di suggerirle il significato dei numeri.
Può darsi, anche, che il suo lungo soggiorno in Parlamento, dove campa ormai da 30 anni, le abbia appannata la serenità di giudizio, ma i numeri sono numeri e non possono essere manipolati a piacimento.
I numeri dicono che, nel 2001, Berlusconi ha ereditato dal Governo Amato un debito pubblico di 1.300 miliardi di euro, lasciando a Monti, nel novembre 2011, un indebitamento di ben 1.898 miliardi di euro.
In 10 anni, perciò, con la breve parentesi del Governo Prodi, Berlusconi è riuscito ad incrementare di 597 miliardi di euro l'indebitamento pubblico.
Sempre i numeri dicono che il rapporto "debito/PIL", lasciato nel 2001 dal Governo Amato, era pari a 108,2% ed è schizzato in 10 anni a quel 120,1% che Monti ha ereditato dal suo dominus Berlusconi.
Mi sembra perciò, Cicchitto, che, anche con uno standard intellettivo inferiore alla media, sia possibile comprendere come lo spread sia in realtà conseguenza della disastrosa gestione dei conti pubblici messa in atto dai Governi Berlusconi susseguitisi dal 2001.
D'altra parte, impegnati come eravate, tutti, a congetturare ed approvare "leggi ad personam" per sottarre dai suoi guai giudiziari il signore di Arcore, non avete avuto neppure il tempo di fare alcune riforme costituzionali, essenziali per modernizzare il Paese ed evitare che finissimo sull'orlo del baratro.
Il dramma vero è che, oggi, Berlusconi ed i suoi lacchè (tra i quali mi prendo la libertà di inserire anche lei, Cicchitto) non abbiano capito un cavolo di quanto è successo e dei guai che hanno combinato, ed oggi minaccino di ripresentarsi come partito di governo, pensando di infinocchiare gli italiani sostituendo nome e simbolo.
Cicchitto, il grande Totò avrebbe detto a lei ed al suo boss ... "ma mi faccia il piacere !". 

3 commenti:

umberto marielli ha detto...

Alex, cosa dobbiamo fare per toglierli di mezzo, Marco Furio Camillo disse: "...non auro sed ferro recuperanda est Patria", però non credo che il popolo di oggi lo possa fare!
Umberto

Alex di Monterosso ha detto...

Umberto, purtroppo in questa pseudo democrazia ci dobbiamo accontentare del voto... ma alle urne ci vanno anche i troppi rincoglioniti dalle TV e dai TG di Mediaset e RAI. Dubito che in Italia si possa sognare una "primavera italiana" ! Buona domenica !!!

M. Brambilla ha detto...

i rincoglioniti sono sempre meno e l'ora di questi loschi figuri è venuta. E pure loro l'hanno capito, tanto è vero che, bla bla a parte, la maggior parte dei pdellini e dei segaioli padani hanno una fifa verde di andare al voto perchè sanno che perderanno il cadreghino.... E io godo perchè, almeno per un po', smetteranno di rubare i miei soldi.