sabato 14 luglio 2012

Sindacati inviperiti con la spending review. Perché ?


Che Angeletti, Bonanni e Camusso (l'ABC sindacale) siano incazzati con Mario Monti, non è una novità, ma perché siano infuriati ed inviperiti così tanto contro la spending review l’ho scoperto solo ora.
Fino ad un istante fa credevo, ahimè ingenuo meschinello, che la loro rabbia scaturisse dal fatto che la spending review prevede di eliminare 24.000 dipendenti della pubblica amministrazione e di tagliare 7.000 posti letto negli ospedali.
Invece no, porca miseria, ero completamente fuori strada, non avevo capito proprio un accidente !
La verità è un’altra, della quale, però, non se ne parla né sulla stampa né in TV.
È necessario, perciò, un breve preambolo.
In Italia operano più di 80 soggetti, accreditati presso l'Agenzia delle Entrate, che, con uffici sparsi sul territorio nazionale (CAF – Centri Assistenza Fiscale), svolgono attività di supporto alla cittadinanza, ad esempio ricevendo ed inoltrando agli enti fiscali le dichiarazioni dei redditi (Mod. Unico o 730).
Per ogni dichiarazione, compilata dal contribuente e semplicemente trasmessa dal Caf agli uffici fiscali, lo Stato riconosce ai Caf un rimborso di 14 euro che diventa di 26 euro nei casi di dichiarazioni congiunte.
Nel caso il cittadino, invece, affidi al CAF la compilazione della propria dichiarazione, deve sborsare di tasca sua una cifra  variabile da 10 a 60 euro.
Mediamente ogni anno attraverso i CAF transitano circa 17 milioni di dichiarazioni dei redditi con un costo, in parte sostenuto dallo Stato ed in parte dai privati, di 500 / 530 milioni di euro.
Si dà il caso che, tra i soggetti accreditati presso la Agenzia delle Entrate, ci siano anche:
Ø   i CAF CGIL, che gestiscono circa 3,2 milioni di dichiarazioni/anno,
Ø   i CAF UIL, con circa 1,1 milione di dichiarazioni,
Ø   i CAF CISL, con circa 2,8 milioni di dichiarazioni.   
Fonti sindacali dichiarano che ogni anno, da Stato e privati cittadini, i CAF CGIL incassano, quasi 100 milioni di euro, i CAF UIL circa 40 milioni di euro, ed i CAF CISL quasi 80 milioni di euro.
Oltre a questa attività di assistenza diretta al cittadino, però, i CAF svolgono anche altri compiti per conto dell’INPS e rimunerati direttamente da questo istituto.
Ed è proprio per il trattamento economico delle attività che i CAF svolgono per conto dell’INPS che si è scatenata la furiosa collera dei Sindacati.
Infatti, tra le indicazioni del “DDL Spending Review” è previsto il taglio del 20% dei compensi oggi elargiti ai CAF dall’INPS a fronte delle attività svolte per conto dell’Istituto.
In concreto significa che CGIL vedrà decurtati del 20% i circa 25 milioni di euro oggi incassati da INPS, per CISL il taglio del 20% inciderà su circa 18 milioni di euro e per la UIL la decurtazione del 20% graverà su circa 10 milioni di euro.
Mi sembra assolutamente vergognoso ed intollerabile che proprio i Sindacati schiamazzino ed erigano barricate a difesa dei loro gretti interessi di bottega, mentre tutti i giorni quelli che loro dovrebbero assistere, cioè operai, impiegati, pensionati, cassintegrati, disoccupati, affrontano autentici problemi di sopravvivenza.
Ai CAF CGIL il sacrificio richiesto sarà di 2,5 milioni di euro su 125 milioni incassati, ai CAF CISL di 1,8 milioni su 98 milioni, ai CAF UIL di 1 milione su 50 milioni.
Vista la modesta entità dei sacrifici richiesti ai CAF e, di fatto, alle tre confederazioni sindacali, mi sembra di dover constatare purtroppo che, anche in questo caso, il Governo Monti abbia dato prova di timore e codardia intervenendo nei confronti di una Casta.
Già, perché in Italia anche i Sindacati sono una Casta.
Una Casta che, complice il silenzio di tutti, gode di mille privilegi che gravano sul bilancio dello Stato e quindi sui portafogli di tutti noi.
Ma di questi molti privilegi sarà il caso di parlarne in un’altra occasione.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

meno male che sei tornato a vivere in..terra..che senso ha buttare 200 euro annuix un 730 che ti costa 70..massimo da un commercialista?..visto che il sindacato oltre al 730 x gli operai fa piu' nulla da anni?

Anonimo ha detto...

ovviamente il prezzo della spending sarà ripianato da chi usufruisce dei CAF x il 730 ad esempio... tutto normale. siamo in itaGlia