domenica 8 luglio 2012

Gli ultimi giorni del … basso impero berlusconiano


Instancabile divoratore di sondaggi Berlusconi ha convocati a raccolta i suoi cortigiani e, con parole chiare e perentorie, ha detto loro “dobbiamo sfruttare questi ultimi mesi nei quali avremo ancora la maggioranza in Parlamento per portare a casa quanti più vantaggi sarà possibile !”.
Consapevole, da tempo, della decadenza del PdL e del fatto che dalle urne uscirebbe sconfitto, il signore di Arcore ha istruiti a dovere i suoi lacchè perché, usando a giorni alterni la finta minaccia di staccare la spina al Governo Monti, guadagnino tempo per arraffare il massimo possibile prima delle elezioni politiche.
Quanto più in là si svolgeranno le elezioni, infatti, tanto più tempo Berlusconi ed i suoi cortigiani avranno per mettere fieno in cascina.
La prova più lampante è la ignobile sceneggiata che, con lo spudorato soccorso di Schifani, ha consentito al PdL di poter acquisire la maggioranza nel nuovo consiglio di amministrazione RAI, nonostante il PdL sia oggi ridotto ad essere il terzo partito, secondo tutti i sondaggi.
Con questo colpo di mano, anche dopo le prossime elezioni politiche, comunque vadano le cose Berlusconi conterà su suoi emissari in condizione di influenzare strategie e politiche della più importante concorrente di Mediaset.
Messo in cassaforte il CdA della RAI, il prossimo obiettivo sarà quello di insabbiare definitivamente la paventata asta delle frequenze TV, usando il ricatto dello “staccare la spina” per obbligare Monti e Passera a non parlarne più ed a rinunziare a quei 2 o 3 miliardi che farebbero tanto comodo alle casse dello Stato.
Nel frattempo gli ossequienti pidiellini saranno impegnati nell'indirizzare definitivamente su un binario morto le norme anticorruzione, oltremodo indigeste a Berlusconi ed al suo entourage di corruttori e corrotti.
Toccherà, poi, ai fedelissimi Alfano e Cicchitto brigare perché il Parlamento approvi le norme sulla responsabilità civile dei magistrati, mettendo così in atto, proprio negli ultimi giorni dell'impero, quella vendetta nei confronti della magistratura che Berlusconi cova da molto tempo.
E nel frattempo perché non castrare la magistratura ed imbavagliare l'informazione con la legge sulle intercettazioni ? 
Sarà poi la volta degli interventi mirati a stravolgere il “decreto spending review” per impedire quei tagli che toccherebbero non solo i componenti la Casta, che ancora occupano le poltrone in quelle province governate da PdL e Lega e destinate all’accorpamento, ma anche alcuni pezzi pregiati del bacino elettorale PdL, come ad esempio militari, avvocati, medici. 
È storicamente provato, d'altra parte, che quando un impero fiuta l’approssimarsi della sua fine mentre si dà da fare per riempire i forzieri di ogni possibile beneficio, dall’altro dà sfogo alle sue più basse pulsioni di vendetta. 

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