domenica 24 giugno 2012

La mattanza dei delfini … nel centrodestra

Dopo aver sbandierato ai quattro venti la decisione di passare il testimone ai loro successori, ecco che i padri padroni di PdL e Lega, nelle stesse ore, scelgono di sacrificare i loro delfini agli interessi di bottega.
Così, Alfano rinuncerà al miraggio di candidarsi come premier, mentre Maroni metterà da parte la scopa vendicatrice e subirà la restaurazione del cerchio magico.
Sebbene Alfano e Maroni, facendo buon viso a cattivo gioco, provino a minimizzare il prepotente ritorno sulla scena di Berlusconi e Bossi, con un minimo di buon senso si saranno resi conto che, per il momento, sono solo commissariati … e poi chi vivrà vedrà.  
C’è da chiedersi, però: si è trattato di una semplice coincidenza oppure la riapparizione, nello stesso momento, fa parte di un preciso disegno, studiato e concordato tra Berlusconi e Bossi ?
Ed anche: come mai la risurrezione dei due despoti viene divulgata proprio in questi giorni ?
Meditandoci sopra qualche minuto, ci renderemmo conto che l’annuncio, forse, ha un rilievo ben più ampio di come potrebbe sembrare a prima vista, e che, soprattutto, non è indirizzato solo ai due delfini sacrificali, Alfano e Maroni.
Per esempio il messaggio potrebbe preannunciare a Mario Monti che, al rientro da Bruxelles dopo il Consiglio Europeo, il PdL ritirerà il suo sostegno ed aprirà la crisi di governo.
Una crisi voluta per spingere o verso un governo “Monti bis”, nel quale i ministri tecnici sarebbero sostituiti da mestieranti politici di provata fede berlusconiana, oppure per preparare le elezioni anticipate in autunno.
In entrambe le ipotesi la Lega sarebbe pronta a ritornare in gioco.
A Berlusconi un “Monti bis” andrebbe particolarmente a genio.
Infatti, cosa ci sarebbe di meglio che poter operare, all’ombra della credibilità internazionale di Mario Monti, per fare puttanate quali, ad esempio, la cancellazione dell’asta per le frequenze televisive, una norma che punisca la magistratura, l’archiviazione del decreto anticorruzione (del quale il signore di Arcore ha detto contiene delle norme che ci mettono tutti nelle mani dei Pm”, confessando così che nel DNA suo e dei suoi sodali c’è l’attitudine a corrompere,).
Poiché, però, improbabilmente Monti si presterebbe al gioco, non resterebbe che andare a nuove elezioni in autunno, magari con una legge elettorale alla tedesca, risultato di un inciucio con PD e Lega.
Con le elezioni anticipate, tra l'altro, si eviterebbe la riduzione del numero dei parlamentari, il finanziamento ai partiti rimarrebbe invariato, i mestieranti della politica ed i lacchè resterebbero al loro posto, il processo Ruby subirebbe uno stop, ma, soprattutto, si impedirebbe al M5S di guadagnare ulteriore consenso.
Già, ma come reagirebbero l’Europa ed i mercati finanziari, potrebbe domandarsi un qualsiasi cittadino di buon senso ?
Ed ancora, l’Italia rischierebbe di stramazzare nel baratro in cui stava per precipitare otto mesi fa ?
Domande assolutamente legittime e assennate, però, caro cittadino cosa vuole che possa fregare a Berlusconi e Bossi dell’Italia se ci sono di mezzo i loro miserabili interessi di bottega !

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