mercoledì 27 giugno 2012

“Moralizzeremo la spesa pubblica !” … cos’è una barzelletta ?


Per i cattolici esiste la sacralità della famiglia !
Per i mafiosi esiste l’egemonia della famiglia !
Ma mentre il concetto di “famiglia”, per cattolici e mafiosi, ha contenuti e finalità comprensibilmente diversi, in SIAE (società autori ed editori), dove si è riusciti a fondere le due diverse concezioni, domina un particolarissimo concetto di onnipotenza della famiglia !
Un concetto che, proprio in SIAE, ha ottenuto molto successo e stupefacente diffusione. 
Infatti, dei 1.257 dipendenti, con contratto a tempo indeterminato, 527, vale a dire il 42% del totale, sono figli, nipoti, mariti o mogli di dipendenti o ex-dipendenti.
Tra le file dell’altro 58% trovano posto amici degli amici, figli di compositori e parolieri, familiari di sindacalisti, etc.
Insomma, certi di non essere smentiti, potremmo affermare che la SIAE è il prototipo di un autentico ente “a conduzione familiare”.
Non ci sarebbe nulla da eccepire se si trattasse di una impresa privata, se non che la SIAE oltre ad essere un “ente pubblico” è anche sottoposto, dal 2005, alla vigilanza del Ministero dei Beni ed Attività Culturali.
Al di là, però, dei processi di assunzione, palesemente nepotistici, la SIAE meriterebbe l’oscar della “faccia di tolla” anche per altri numerosi primati tra i quali, a titolo esemplificativo possiamo ricordare:
  • stipendio medio di € 64.000, per i dipendenti, e di € 158.000, per i dirigenti;
  • adeguamento biennale degli stipendi, tra il 7,5% e l’8,5%;
  • “indennità di penna” (sic !), da 53 a 159 euro mese, riconosciuta a tutto il personale da quando le procedure operative sono state informatizzate con il “passaggio dalla penna al computer”;
  • una media di 38 giorni di ferie all’anno;
  • “indennità di lavanderia” (sic !), pari a € 10,91/giorno, che scatta automaticamente con il 4° giorno di trasferta;
  • immobili a destinazione residenziale, di proprietà dell’ente, concessi con affitti di favore a 37 affittuari tra cui ben 34 sindacalisti.
Oramai da molti anni la SIAE chiude in rosso i suoi bilanci con perdite oscillanti tra i 25 ed i 35 milioni di euro ogni anno.
Per i mestieranti della politica e del sindacato, accecati da fette di salame sugli occhi, il problema non esiste tanto c’è sempre il solito cittadino “pantalone” che paga per gli scialacquii degli altri !

1 commento:

Anonimo ha detto...

questo non lo sapevo!!!!!!!!!!!!!!!!....