Il dizionario della
lingua italiana Le Monnier attribuisce
al vocabolo “idiota” il significato di: “persona che rivela o denota una sconcertante stupidità”, e ne
specifica anche l’accezione arcaica di “persona
semplice e rozza, priva di istruzione”.
Da qualunque parte,
perciò, lo si voglia osservare non può esserci ombra di dubbio che sia
offensivo dare dell’idiota a qualcuno.
Quindi, quando
Berlusconi, nei giorni scorsi, ha definiti “utili
idioti” gli ex pidiellini, oggi confluiti nel Nuovo Centrodestra,
certamente non intendeva fare loro un complimento.
D’altra parte, è innegabile
che Berlusconi sia stato il precursore di Beppe Grillo nell’utilizzare l’insulto
come un’arma per colpire gli avversari politici e tutti coloro che non soggiacciano
ai suoi deliranti propositi.
Solo per citare
qualche esempio, Berlusconi, nel 1995, aveva già tacciato Romano Prodi di
essere un “utile idiota”, mentre nel
2006 bollava come “coglione” chi
avrebbe votato per la sinistra e, nel 2011, definiva “culona inchiavabile” Angela Merkel, critica verso lo sfacelo dell’Italia
che il governo Berlusconi stava facendo.
Berlusconi è ricorso
all’insulto, in modo sistematico, per nascondere lo zero assoluto del suo
pensiero politico, salvo poi piagnucolare e fare la vittima nel caso in cui
qualcuno lo abbia ricambiato della stessa moneta.
A prenderne le parti
e giustificarlo, però, sono intervenuti sempre tanti lacchè ossequiosi, per
sostenere che insulti e volgarità non erano altro che “battute umoristiche che lui fa non per offendere ma per ridere”.
Ma, a volte capita
che parole insensate, buttate là solo per ingraziarsi il boss, ritornino come un
boomerang.
È successo, appunto,
alla senatrice Simona Vicari, cioè proprio a colei che aveva definiti gli
insulti di Berlusconi “battute
umoristiche”, che oggi scopre di essere etichettata anche lei come “utile idiota” per aver aderito al Nuovo
Centrodestra.
Ebbene, aldilà della
diatriba tra “utile” ed “inutile”, trovo divertenti e mi fanno
sorridere le bordate di “idiota” che le
bocche di fuoco si scambiano, in queste ore, da una e dall’altra sponda del
centrodestra.
È evidente, infatti,
che rinfacciandosi vicendevolmente di essere “idioti”, più o meno utili, ma pur sempre “idioti”, forzisti e neocentristi non fanno che confermare quello
che, da anni, la maggioranza degli italiani pensa di loro.
Bollandosi a vicenda
come idioti ammettono, infatti, di essere stati, tutti insieme, portatori insani
di stupidità nell’accettare, senza riserve, e nel celebrare lo zero assoluto, politico
e morale, del loro padre padrone.
Così come riconoscono
di essere stati idioti, gli uni e gli altri, nel fare gli gnorri e credere alla
persecuzione giudiziaria di Berlusconi, o ai bunga bunga contrabbandati per
cene eleganti, oppure a Ruby nipote di Mubarak.
Cosa dire, poi, della
stupidità comprovata nel votare le leggi
ad personam, facendo finta di non capire che si trattasse di leggi ad uso e
consumo esclusivo del loro boss ?
L’elenco delle
idiozie di cui, in venti anni, si sono resi responsabili tutti coloro che,
oggi, si rinfacciano a vicenda di essere “idioti”,
sarebbe infinito.
Però, mentre loro danno fuoco alle polveri, insultandosi,
etichettano come idioti, per superficiale analogia, anche i molti italiani che hanno
avuto fiducia in loro, finora, votandoli.
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