mercoledì 2 luglio 2014

Alla vergogna non c’è mai fine

Oggi, dando un'occhiata ai giornali ho rilevata la casuale concomitanza di alcune notizie che mi hanno regalato un amaro risolino di sconforto.
Da Nanterre, capoluogo del dipartimento francese Hauts-de-Seine, arriva la notizia che il magistrato del locale ufficio anticorruzione ha disposto lo stato di fermo per l’ex Presidente della Repubblica, Nicolas Sarkozy, accusato di “traffico di influenze e violazione del segreto istruttorio”.
Sembra, infatti, che Sarkozy, per ottenere informazioni riservate su una inchiesta che lo vedeva coinvolto, avesse promesso ad un magistrato un incarico di prestigio.
Di fronte a questa decisione del magistrato la posizione del governo francese è sintetizzata nelle parole del portavoce, Stephane Le Foll, che ha dichiarato: “La giustizia deve andare fino in fondo perché Nicolas Sarkozy è un cittadino uguale agli altri”.
Peraltro, non si ha notizia che Sarkozy abbia inveito contro il magistrato, definendolo giacobino e comunista, né che a qualche francese sia saltato in mente di gridare che l’ex presidente sia vittima di una persecuzione giudiziaria.
Poche ore prima, invece, un video, pubblicato sul sito di La Repubblica, confermava come, in Italia, la giustizia non sia uguale per tutti.
Nel video, furtivamente ripreso da un cronista nei locali della Sacra Famiglia di Cesano Boscone, si intravede Berlusconi, con indosso un tipico camice bianco, mentre presta i servizi sociali concessigli dal Tribunale di Sorveglianza di Milano.
Può darsi che l’autore del video abbia maliziosamente ripreso solo alcuni momenti delle irrisorie quattro ore che Berlusconi, ogni settimana, deve trascorrere alla Sacra Famiglia.
Le immagini mostrano, infatti, un Berlusconi che dapprima sorseggia una bevanda, seduto ad un tavolino in compagnia di una infermiera, poi mentre accoglie alcune curiose che si avvicinano a lui per omaggiarlo, ed infine allorché accostatosi ad un distributore automatico di bevande chiacchiera con alcune persone.
Dei presunti momenti relazionali con gli anziani, malati di alzheimer, nel video non c’è traccia.
Ora, come Sarkozy anche Berlusconi è un ex, per la precisione un ex premier.
A differenza, però, dell’ex Presidente della Repubblica Francese, in stato di fermo solo perché indagato, l’ex premier Berlusconi, nonostante sia colpito da condanna definitiva a quattro anni, non ha mai vista pregiudicata, neppure per qualche ora, la sua stramba libertà da pregiudicato.
Non solo, ma la farsa dell’affidamento ai servizi sociali, proprio nelle ultime ore, si è arricchita di un nuova pièce teatrale.
Infatti, convocato dal Giudice di Sorveglianza di Milano, che lo ha ammonito per aver denigrata, ancora una volta, la magistratura, nel corso della sua testimonianza presso il Tribunale di Napoli, Berlusconi se l’è cavata con un puerile e goffo “prometto, lo giuro non lo farò più” !
Questa già avvilente giornata, però, non poteva concludersi senza apprendere che la Commissione Affari Costituzionali del Senato ha votata, a maggioranza, l’immunità parlamentare, tout court, anche per gli amministratori locali che saranno chiamati ad occupare il nuovo Senato, ora in gestazione.
Ennesima conferma che, per volontà della nostra classe politica, in Italia la legge non potrà mai essere uguale per tutti.
Che dire ? Alla vergogna non c’è mai fine !

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