Basta !
Sono indignato come italiano, innanzitutto perché, ancora una volta, il mio Paese è sbeffeggiato, dall'opinione pubblica internazionale, per la dappocaggine e la spregevolezza di coloro che governano e della classe politica, in generale.
Ma sono anche indignato perché questa genia, di individui indegni ed incapaci, si comporta come se gli italiani fossero tutti così rincitrulliti da credere alle loro menzogne.
Sono giorni che i media di tutto il mondo riferiscono sbigottiti della scellerata espulsione dall'Italia della moglie e della figlia di Mukhtar Ablyazov e della accondiscendenza italiana verso il regime kazako.
La vergogna, che sta infangando il nostro Paese, con l'aberrante vicenda della signora Alma Shalabeyeva e della sua figlioletta di sei anni, si è acuita, nelle ultime ore, con le dichiarazioni, palesemente manipolate, che il vicepremier e ministro dell'interno, Angelino Alfano, ha avuta la sfrontatezza di riferire in Parlamento.
Si è limitato a leggere la relazione, impacchettata su misura, del neo capo della polizia, Alessandro Pansa che ha svolto un buon compitino, sotto il profilo formale, ma ha lasciati irrisolti i mille ed uno dubbi che incombono sulla vicenda.
Perché Alfano, invitando il suo Capo di Gabinetto, Giuseppe Procaccini, ad incontrare l'ambasciatore kazako, gli ha detto che si trattava di una "questione molto delicata", come ha riferito lo stesso Procaccini ?
Per definirla "una questione molto delicata", Alfano conosceva quale era la ragione che aveva spinto l'ambasciatore kazako a sollecitare un incontro con il ministro dell'interno ?
E' prassi corrente che l'ambasciatore di uno stato estero con tanta invasività acceda alle stanze dei responsabili dell'ordine pubblico per concordare azioni di polizia ?
Se un pericoloso ricercato, il "terrorista armato" Ablyazov, si trovava in Italia in una villa di Casal Palocco, è credibile che i servizi segreti italiani non ne sapessero nulla ?
E' possibile che, prima di avviare un'operazione, che avrebbe viste impegnate decine di poliziotti ed agenti della Digos, i vertici della polizia non abbiano ritenuto loro dovere compiere qualche riscontro per scoprire, magari in internet, chi era Ablyazov ?
Comunque, una volta fatta irruzione nella villa di Castel Palocco e verificato che il pericoloso "terrorista armato" non c'era, perché prelevare la signora Shalabeyeva, ma soprattutto una bambina di sei anni ?
Dopo che, come è immaginabile, i vertici della polizia avranno informato l'ambasciatore kazako che, nel corso dell'irruzione, non era stato scoperto il pericoloso "terrorista armato", nessuno dei geni, che erano al comando dell'operazione, si è chiesto come mai l'ambasciatore kazaco noleggiasse addirittura un aereo privato per rimpatriare una semplice clandestina con la sua bambina ?
E' evidente che la relazione, premeditatamente non fedele e lacunosa di Pansa, letta in Parlamento da Alfano, getti discredito sulle forze di polizia, che sembrerebbero predisposte a soddisfare le richieste di un qualsiasi ambasciatore estero, sui sevizi segreti, apparsi inadeguati per sapere se sul territorio nazionale fosse presente, o no, un pericoloso "terrorista armato", sull'Interpol che avrebbe ignorato che Ablyazov fosse un rifugiato politico, e così via.
Come è già accaduto per i fatti del G8 di Genova, anche in questo caso a pagare saranno i soliti pesci piccoli, mentre i politici ne usciranno indenni ancora una volta, sotto gli sguardi sconcertati ed increduli delle cancellerie e dei media internazionali.
A farmi indignare, però, è anche la irresponsabilità di un Parlamento che, dopo essersi bevuta la fandonia di Ruby nipote di Mubarak, oggi si appresta a credere alle fandonie raccontate da Alfano e, venerdì, respingerà la mozione di sfiducia nei suoi confronti.
Ma ancor più indegno e sconcertante è che il primo a fare la figura del credulone sia proprio il Capo del Governo, Enrico Letta.
Sono curioso di vedere quali e quanti saranno i parlamentari che, per dignità ed onestà intellettuale, si rifiuteranno venerdì di aggregarsi al gregge dell'ipocrisia.
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