È fastidioso doverlo accettare ma nell’ultimo anno le
cronache politiche si sono occupate quasi esclusivamente di bunga bunga, tesorieri
mariuoli con le mani nelle casse dei partiti, denaro pubblico investito in
diamanti, vacanze da sogno, lingotti d’oro e lauree false, scandalo lombardo della
sanità, supertangenti in Brianza, corrotti e corruttori, e di altre infamie del
genere per arrivare, oggi, a trattare di feste capitoline con travestimento da
maiali.
Di politica vera, quella che dovrebbe preoccuparsi del benessere
dei cittadini, poco o nulla, anche perché i partiti se la sono data a gambe di fronte
alla crisi economica ed hanno mollato il timone del Paese nelle mani di un
governo tecnico, impegnato nel far quadrare i conti ma indifferente alle
sofferenze che le manovre ragionieristiche avrebbero cagionate soprattutto ai ceti
più indifesi della popolazione.
Uno scenario politico desolante che mette in risalto l’incapacità
dei partiti ad assumersi responsabilità e ad onorare il mandato che gli
elettori hanno affidato loro.
Ma, al cospetto di un Paese in grave difficoltà,
sconquassato da una disoccupazione straripante, sempre meno produttivo e sempre
più impoverito, che cosa hanno fatto i partiti ?
Non sarebbe corretto, come verrebbe voglia, lasciarsi andare
nel rispondere con una sola parola: nulla.
Perché, infatti, i partiti ed i loro capibastone non sono
stati con le mani in mano.
Innanzitutto hanno trascorsa gran parte del loro tempo nel
districarsi tra beghe e conflitti interni, non sempre con successo.
Poi, si sono impegnati, in questo si con spirito solidale,
nel difendere la Casta ed i suoi privilegi da ogni tentativo, del governo
tecnico, di moderare quel fiume straripante di denaro pubblico che i partiti
hanno dato prova di usare in modo improprio.
Infine, con il passare dei mesi e l’approssimarsi delle
elezioni 2013, i partiti hanno avviate le manfrine, ambigue e fumose, per
cercare alleanze ed apparentamenti.
In tutti questi mesi, però, i partiti sono stati:
a.
incapaci di
mettere mano alle riforme costituzionali,
b.
abulici di
fronte alla riduzione del numero di parlamentari,
c.
maldestri nel
trovare l’accordo per una nuova legge elettorale,
d.
riottosi ad
approvare la legge anticorruzione,
e.
succubi delle
lobbies ogniqualvolta si è trattato di affrontare liberalizzazioni o progetti
di riduzioni delle spese.
E con uno scenario così squallido, nella prossima primavera io dovrei
andare alle urne per dare il mio voto a questa masnada di incapaci, parassiti e
dilapidatori del denaro pubblico?
2 commenti:
Buona sera Alex
Ho capito da tempo che questo sistema dei partiti, fiancheggiato dal duopolio televisivo è putrido,
è un regime talmente pavido che consegna ai “tecnici” il governo, sapendo di non avere alcuna credibilità nel risolvere problemi da loro stessi creati per incapacità e ruberie.
Penso che l’alternativa non è il Monti-bis sostenuto da PD e PDL, non cambierebbe nulla.
L’alternativa è un governo che introduca tutte quelle regole che ci facciano tornare in democrazia, prima di tutto quella che possa
distruggere l'attuale Casta e che prevede che nessuno possa essere eletto dopo due legislature (da subito).
Gli italiani hanno in mano questa arma, inutile fare piagnistei, invocare alibi.
Se vuoi rottamare veramente tutti i vecchi politicanti oggi è possibile dando la maggioranza a chi propone, lo ripeto, che nessuno possa essere eletto dopo due legislature (da subito).
Concludo con un messaggio per i sudditi, se vorranno, potranno continuare a tenersi l’attuale usato ...sicuramente verranno lasciati per strada!
Umberto
Umberto, buongiorno e buona domenica !
Lo spettacolo vergognoso che i politici stanno offrendo da quando hanno mollato il Paese nelle mani di Monti & Co. è sotto gli occhi di tutti.
Continuano a pensare esclusivamente agli affaracci loro ed a disinteressarsi degli italiani e dei loro drammatici problemi.
Ridurre a 2 legislature la possibilità di bivaccare in Parlamento sarebbe una dei possibili cambiamenti da introdurre, insieme a quello di rendere non candidabili i condannati e gli indagati.
Ma come pensi che possano essere approvati questi cambiamenti da un Parlamento in cui c'è gente che vi soggiorna da oltre 20 anni o che è aggrappato alla poltrona per non finire in galera ?
Anche il cosiddetto "nuovo" non mi convince del tutto perché tra il dire ed il fare... e l'Italia ha bisogno anche di essere tirata fuori dal precipizio in cui l'hanno gettata, e la cosa non è facile.
Alex
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