Ieri, un lettore
napoletano di questo blog ha lasciato un commento, gradevole e brillante, al
post “Italiani, utili idioti”.
Un commento del quale
mi fa piacere ricordare il passo nel quale spiega che, cercando di dissuadere sua
madre ottantenne dal votare per Berlusconi, si è sentito rispondere “però come parla bene !”.
Quattro semplici parole
che rivelano come non sia necessario ricorrere ad approfondite analisi
sociologiche per comprendere il consenso ottenuto da un personaggio che fa
inorridire, invece, chiunque abbia una pur minima capacità di giudizio.
Purtroppo, in questo
2013, ci saranno ancora italiani che finiranno per eleggere non chi può
affrontare e risolvere i problemi del nostro Paese, ma chi “parla bene” !
Uno sconforto che
richiama alla memoria certe figure di ciarlatani del passato.
Anni fa, in uno dei
tanti mercatini, allestiti in occasione delle feste patronali, poteva capitare di
osservare lo scilinguagnolo d’imbonitori che, dopo aver attirati gli astanti
con il loro “venghino, signori, venghino”,
proponevano intrugli prodigiosi contro la caduta dei capelli o per guarire la
gotta.
Intrugli assolutamente
inefficaci, ma l’imbonitore sapeva che i poveri gonzi che abboccavano se ne
sarebbero resi conto solo dopo qualche giorno o qualche settimana.
Se poi, per caso, uno
di questi turlupinati fosse ritornato per protestare la sua insoddisfazione,
sarebbe rimasto frastornato dalla parlantina dell’imbonitore che avrebbe
sciorinate mille fandonie per giustificare l’inefficacia del suo intruglio.
Ebbene, Berlusconi è l’erede
di questi ciarlatani.
Occorrerebbe un
voluminoso tomo per elencare tutte le promesse, mai rispettate, che il
Cavaliere è riuscito ad appioppare agli italiani dal 1994 ad oggi.
Ci sono, ad esempio,
milioni di poveri pensionati che aspettano, dall’8 maggio 2001, di vedere le
loro pensioni minime aumentate a 520 euro.
Ma ci sono anche decine
di milioni d’italiani che attendono di poter pagare l’IRPEF in base a due sole
aliquote (23% e 33% !).
Eppure sono impegni che
Berlusconi non ha presi a voce, bensì li ha sottoscritti nel maggio 2001 nel
suo contratto con gli italiani.
Però, da buon
imbonitore, una volta turlupinati gli elettori, Berlusconi ha dimenticati, immediatamente,
gli impegni presi.
Oggi il Cavaliere è
tornato ad indossare i panni dell’imbonitore e, su suggerimento di quell’altissima
eminenza grigia che si chiama Renato Brunetta, si è messo a strombazzare nuove
promesse per convincere gli italiani a votare per lui.
“Venghino signori venghino”, ecco il pacco regalo per le elezioni 2013, un pacco da
mille e una notte, c’è l’abolizione dell’IMU, ma non solo, per farvi godere di
più ci mettiamo anche un premio extra, rimborseremo a tutti l’IMU pagata nel
2012, e per rovinarci, signore e signori, in questo pacco ci infiliamo anche la
cancellazione dell’IRAP, si è vero che l’avevamo già promessa nel 2008 ma,
porca miseria, è stata solo colpa della Merkel se non l’abbiamo fatto.
Scommettiamo che ancora
tanti italiani boccaloni si faranno abbindolare da queste panzane ?
Nessun commento:
Posta un commento