Quando ero bambino e
non afferravo subito i giochi di parole o le battute che mi rivolgeva simpaticamente
mio padre, mia madre mi ripeteva, sorridendo, “ma sei proprio tardo di comprendonio”.
Nonostante, ahimè,
siano trascorsi molti lustri da allora, devo riconoscere che il “ritardo di comprendonio” probabilmente
continua ad essere parte del mio DNA
se, solo oggi, sono riuscito ad intuire quale potrebbe essere la immaginaria riforma
della giustizia, chiodo fisso di Berlusconi.
A darmi la sveglia è
stata l’ultima dichiarazione del Cavaliere “basta
fare moralismi sulle tangenti” !
Eppure, porca miseria, avrei
potuto arrivarci molto prima mettendo insieme, uno sull’altro, i diversi
mattoncini del Lego che il Cavaliere ha disseminati in questi 20 anni.
Ora, però, mi è tutto chiaro …
almeno credo !
Una riforma, ne sono
convinto, che avrebbe inizio con la riscrittura del codice penale, per
cancellare moltissime tipologie di reati al fine di aggiornare il codice agli
usi e costumi di oggi.
Così, via dal codice
penale il reato di corruzione, giacché il pagamento delle mazzette, secondo
Berlusconi, è oramai un’usanza del tutto consolidata se si vogliono fare
affari, acquisire commesse, vendere i propri prodotti sui mercati.
E poiché, per pagare le
tangenti, le imprese avrebbero necessità di accantonare provviste di denaro in
nero, dal codice penale dovrebbe essere definitivamente cassato anche il reato
di falso in bilancio.
Siccome, però, conseguenza
della costituzione dei fondi neri sarebbe la non attendibilità delle dichiarazioni
di redditi, via dal codice anche i reati di evasione e di elusione fiscale.
A questo punto, ineluttabilmente,
anche l’esportazione di capitali all’estero perderebbe il carattere d’illegalità,
così, cancellate per sempre le relative pene e sanzioni, non sarebbe più
necessario ricorrere ciclicamente a condoni e scudi fiscali.
Ma la modernizzazione
del codice penale sarebbe incompleta se non prendesse in considerazione anche
altri reati.
Ad esempio, perché
continuare a considerare reato il peculato, se, di fatto, è lo Stato che, mettendo
il denaro pubblico nelle mani dei pubblici ufficiali o degli incaricati di
pubblico servizio, concede loro l’opportunità di attribuirsene una parte, purché
lo facciano in buona fede ?
Così come andrebbe
cancellato il reato di finanziamento illecito ai partiti, visto che il primo a
finanziare i partiti, contro la volontà dei cittadini, è proprio lo Stato con i
rimborsi elettorali.
La riscrittura del
nuovo codice penale, sarebbe ovvio, per il Cavaliere, che depennasse anche
reati come la concussione, il favoreggiamento della prostituzione soprattutto
minorile, la collusione, il concorso esterno in associazione mafiosa, la
circonvenzione d’incapace, la truffa, la diffamazione, la falsa testimonianza,
la rivelazione di segreto d’ufficio, etc.
Qualche perplessità,
invece, l’avrebbe per i reati di omicidio, rapina a mano armata, strage.
A questo punto, scopiazzando
Antonio Lubrano potrei dire: una domanda mi
sorge spontanea, ma dopo aver cancellati tutti questi reati di cosa
dovrebbe occuparsi la Magistratura ?
Ed ecco rivelarsi la
vera concezione rivoluzionaria che Berlusconi ha della riforma della giustizia.
La Magistratura, a quel
punto, sarebbe un’istituzione spogliata di ogni compito e perciò del tutto inutile
al sistema Paese.
Pertanto, tutti i
magistrati a casa, a cominciare da quei fottuti procuratori e giudici comunisti,
con un bel risparmio per le casse statali.
Già, ma la riforma
lascerebbe senza lavoro anche gli avvocati !
Beh, chi se ne frega, proprio
per questo Niccolò Ghedini e Piero Longo da tempo sono stati eletti parlamentari.
Una riforma della
giustizia geniale, per un’Italia sempre più simile ad un paese del terzo mondo
!
P.S. Dopo aver cercato di conformarmi,
per alcuni minuti, alle irrazionalità devastanti del Cavaliere, avverto l’impellente
bisogno di una seduta psichiatrica. Per favore, qualcuno mi può aiutare ?
1 commento:
ti aiuto io......b.....
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