Il giudizio che alcuni
politici, o sedicenti tali, hanno degli italiani è avvilente.
Gli italiani, secondo
loro, sarebbero così sciocchi, creduloni e smemorati da bere tutto quello che gli
propinano in campagna elettorale.
Solo così si possono
spiegare le colossali balle che rifilano, a raffica, confidando sulla totale incapacità degli elettori di valutare criticamente le promesse
elettorali.
Se si stilasse una
classifica dei politici cacciaballe, sul gradino più alto del podio troveremmo
Berlusconi, seguito da Bersani e Grillo.
Tra l’altro, il
Cavaliere può vantare, nel suo curriculum, una sfilza straordinaria di panzane,
promesse agli italiani in 20 anni e mai mantenute.
Per non smentire la sua
fama di irriducibile imbonitore, in pochi giorni il Cavaliere le ha sparate
così grosse da sgominare il campo dei concorrenti.
Ha iniziato promettendo
di restituire l’IMU 2012, usando 4 miliardi di euro prelevati dai risparmi che moltissimi
italiani hanno depositati sui loro libretti di risparmio postali.
Si tratta di una colossale
presa in giro per molti milioni d’italiani, perché circa l’80% di questi famosi
4 miliardi, cioè più o meno 3 miliardi, finirà nelle tasche di coloro che hanno
pagata l’IMU su abitazioni di lusso, attici sontuosi, ville con piscine e campi
da tennis, castelli con parchi secolari, etc.
Ai tanti milioni di
italiani che posseggono un'abitazione non di lusso, toccherà solo il 20% dei 4
miliardi.
Una idea truffaldina !
Prelevare i soldi dai libretti di risparmio postale, magari di pensionati,
operai, impiegati, per metterli nelle tasche dei ricchi proprietari di
residenze da sogno !
Trascorrono poco più di
48 ore ed ecco il Cavaliere buttare là un numero: 4 milioni di nuovi posti di
lavoro per i giovani.
Le agenzie di stampa,
senza neppure verificare cosa significasse quel numero, in fretta e furia rifilano
agli italiani la notizia di un nuova promessa di Berlusconi.
Invece è una notizia
assolutamente falsa perché, poco dopo, lo stesso Berlusconi precisa che si era
trattato solo di “un suo auspicio
cercando di vedere se c’è gente di buon cuore”.
Cavolo ! Allora la
notizia è davvero fasulla, però intanto è sulle prime pagine di tutti i giornali ed è
diffusa via radio e TV.
Quanti gli italiani
boccaloni che avranno abboccato ?
E così, di fandonia in fandonia,
ci si avvicina sempre più al giorno delle elezioni cercando di turlupinare gli
italiani.
A questa sagra delle
balle non si sottrae Bersani quando indossa i panni dell’esorcista per far
credere che lui sarebbe in grado di mettere insieme il diavolo e l’acqua santa.
Il povero Bersani,
sempre più vittima della sua congenita incertezza, nel tentativo di tenere il
piede in due scarpe, mentre è avvinghiato a Vendola, strizza l’occhio a Monti, sconcertando
gli stessi elettori PD.
Ma non è solo chi spara
balle, con promesse irrealizzabili, a prendere in giro gli elettori, lo fa anche
chi racconta balle su future possibili alleanze di governo.
Ed è un cacciaballe,
però, anche chi inveisce ed urla contro tutti e tutto, senza proporre idee e soluzioni per combattere la disoccupazione, per ridurre le tasse, per far riprendere l’economia,
per migliorare i servizi, per ridurre gli sprechi.
È quello che fa Beppe
Grillo ed il suo M5S.
Proprio Grillo ha dato
prova di essere un fanfarone cacciaballe alla prima occasione di governare una
città, Parma.
Il consiglio comunale
grillino ha aumentate le rette degli asili, ha cancellato il quoziente Parma,
cioè il correttivo di tariffe per le famiglie, ha rese IMU ed IRPEF tra le più
care d’Italia applicando le massime addizionali comunali, ha introdotta la mini-imposta
sulla ZTL, ha reso più costoso il parcheggio nelle strisce blu, etc.
Oramai il malumore dei
parmensi è sceso in piazza.
E della guerra al
termovalorizzatore, punto di forza della propaganda grillina, che ne è stato ?
Una disfatta: il
termovalorizzatore entrerà in funzione !
Alla prima prova il
grillismo si è rivelato per quello che è di fatto, il nulla assoluto.
A
questo punto mi sorge il dubbio che alla fine abbiano ragione i politici a
considerare e trattare gli italiani come gonzi se assistono, indifferenti e senza ribellarsi, al match tra Grillo e Berlusconi che si contendono il primato del
populismo fatto di … parole … parole … parole !
2 commenti:
Condivido in larga parte le sue considerazioni sulla politica italiana, comprendo e condivido anche la sua rabbia nel vedere che ci sono ancora tanti italiani che neanche davanti all'evidenza dei fatti ed alla volgarità di Berlusconi decide di abbandonarlo. Non condivido invece la sua rassegnazione ad ipotizzare che tutti i seguaci di Berlusconi siano dei gonzi o degli idioti.
E' mia convinzione invece, che le bugie e le idiozie (dolose) che racconta Berlusconi andrebbero smentite con un linguaggio più chiaro e più comprensibile facendo capire con i numeri quanto costa alle tasche degli italiani la fantapolitica del grande mistificatore della realtà.
Un esempio per tutti potrebbe essere una delle sue ultime affermazioni: "dello spread non ce ne può fregar di meno" ignorando completamente che esso oltre ad incidere sul costo del debito pubblico influenza anche i tassi sui mutui e sui finanziamenti alle nostre imprese; a voler considerare lo spread massimo e minimo degli ultimi 13 mesi si calcolano maggiori oneri per la nostra econiomia di circa 67 miliardi.
Purtroppo, con mia grande perplessità, debbo constatare che nessuno degli oppositori di Berlusconi, montiani compresi, è capace di comunicare la verità con linguaggio accessibile a tutti e con altrettanta costanza e assiduità fino a farla diventare una poesia da ripetere a memoria. Mi rendo conto che è un modo di fare politica poco qualificante e, forse, anche poco dignitoso, ma alla fine pare sia il metodo più efficace.
Voglio, infine, fare un'ultima riflessione, ma la prego di considerarla solo una mia fantasia.
Si tratta di una considerazione sulla nostra magistratura: in realtà, al di là dei fatti, le inchieste ad orologeria in Italia sembrano un dato di fatto ma con una novità: questa volta le inchieste vanno in tutte le direzioni e coinvolgono il gota delle nostre industrie di interesse nazionale (ENI,FINMECCANICA, MPS,etc.). Mi domando: questa mania di fare le inchieste spettacolo durante una delle campagne elettorali più difficili del dopoguerra a chi può giovare se non ai movimenti di protesta? e la protesta questa volta ha raggiunto proporzioni davvero preoccupanti se al movimento di Grillo vi si aggiunge anche quello di Ingroia, e chi è attento osservatore della politica sa che nella sciaguratissima ipotesi dovesse andare al governo del paese un movimento di protesta (ipotesi non del tutto remota se si dovrà tornare alle urne ad ottobre) saremmo davvero al game over della nostra povera Italia. Conclusione: E' plausibile pensare che nei corridoi della nostra magistratura possa annidarsi un'organizzazione di spionaggio industriale con matrice estera? oltretutto, ai prezzi attuali, le nostre aziende sono molto appetibili.
Le faccio i miei complimenti per la chiarezza delle sue argomentazioni e le auguro buon fine settimana.
Innanzitutto grazie per aver visitato il mio blog e per questo suo commento che ho letto e riletto con attenzione.
Per carattere sono ottimista, purtroppo però i fatti mi danno torto.
Sono anni che milioni di italiani continuano a credere alle balle che vengono raccontate loro, nonostante, poi, nessuno rispetti le promesse fatte.
Errare humanum est, perseverare autem diabolicum, dicevano i latini !
Convengo con lei che, dati alla mano e con lucida calma, sarebbe facile dimostrare l'inconsistenza delle promesse fatte, ma per farlo occorrerebbero confronti diretti che alcuni politicanti evitano fermamente.
E' di queste ore il gran rifiuto di Berlusconi ad un confronto a tre.
Il motivo è molto semplice.
Se io racconto una balla nella sede A, e dopo un'ora tu dimostri, nella sede B, che ho detta una balla, ma dopo due ore, nella sede C, io ribadisco la mia balla affermando che non tu non hai capite le mie parole, potremmo andare avanti all'infinito e la gente non capirebbe.
In un confronto diretto, vis a vis, il contraddittorio non lascerebbe scampo.
Per quel che concerne, invece, le inchieste ad orologeria, mi limito a notare, semplicemente, che l'Italia è sempre in periodo elettorale per cui non vedo come la Magistratura possa compiere il suo lavoro senza incocciare in qualche campagna elettorale.
Esempio: 2008 elezioni politiche, 2009 elezioni regionali (1a. parte) ed elezioni europee, 2010 elezioni regionali (2a. parte), 2011 (elezioni regionali 3a. parte), 2012 elezioni comunali.
Peraltro indagini e processi durano mesi ed anni, per cui i loro contenuti e le loro conclusioni non dovrebbe rappresentare una sorpresa per nessuno.
Raffaele Fitto era sotto processo a Bari da due anni e, quindi, era inevitabile che il Tribunale arrivasse a sentenza. E' inaccettabile, piuttosto, che pur essendo sotto processo il PdL lo abbia candidato capolista in Puglia !
Se invece il ragionamento fosse quello di chiedere ai magistrati di rinviare di una settimana o di quindici giorni un arresto od una sentenza, allora mi domando se non sarebbe un intralcio al lavoro della Magistratura.
Faccio un esempio: se Baldassarri (MPS) stesse preparandosi alla fuga, rinviare di una settimana il suo arresto non avrebbe, forse, vanificate le indagini e dato scacco ai magistrati ?
Un saluto ed una stretta di mano.
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