Ci
volevano le primarie a far venir fuori tutta la muffa che alberga nelle stanze
del PD.
Infatti,
non passa giorno che astiosi vecchietti, che hanno eletto il PD a loro casa di
riposo, non sputino veleno contro Matteo Renzi e si avviticchino come
rampicanti a Bersani, scelto come loro ciambella di salvataggio.
Ora,
è vero che l’impertinente toscanaccio ha scelta la rottamazione come sua
bandiera, esagerando, così, nel mancare di rispetto proprio a coloro che lo
hanno allevato e nutrito per anni, ma è altrettanto vero che, prima o poi,
qualcuno doveva scrollare l’albero per far cadere le foglie secche.
Sicuramente
Matteo Renzi ha sbagliato sia nell’insistere sulla rottamazione, sia nel dare
un nome e cognome alle foglie secche, però opporsi al rinnovamento, per pure meschinerie
personali, nel momento in cui i marosi dell’antipolitica continuano ad ingrossare,
giorno dopo giorno, è altrettanto sbagliato ed insensato.
Quello
che è sconcertante, però, è la monotonia delle accuse rivolte a Renzi dai suoi due
più accaniti denigratori, Rosy Bindi e Massimo D’Alema.
D’Alema,
ad esempio, nelle sue sortite è solito non citare mai per nome Renzi, limitandosi
ad indicarlo come “nessuno”, forse non
ricordando che, nell’Odissea, Omero racconta come Ulisse, dando a intendere di chiamarsi
“nessuno”, sia riuscito ad accecare
il ciclope Polifemo.
Vuoi
vedere che, nel suo inconscio, D’Alema tema di fare la fine, politicamente
parlando, di Polifemo ?
D’altra
parte, dopo aver soggiornato in Parlamento per ben 7 legislature, sarebbe anche
ora che “baffo di ferro” si ritirasse
in campagna a coltivare un orticello.
Ma,
D’Alema e Rosy Bindi si trovano d’accordo anche nell’affermare, ad esempio, che
le proposte di Renzi siano di “una
inquietante fragilità” !
Intenti
a prendere il tè, accoccolati comodamente in quella che hanno eletta come loro
casa di riposo, il PD, probabilmente non si sono preoccupati di leggere la “carta di intenti”, scritta e
sottoscritta da Bersani, che meriterebbe l’oscar della nullità, in quanto a
fumosità ed “inquietante fragilità”.
Tanta
animosità, nei confronti di Renzi, manifestata con una buona dose di livore e con
argomentazioni evasive, nasconde di fatto la negazione, da parte di queste ed altre
foglie secche, di ogni rinnovamento che possa mettere in discussione la
permanenza in Parlamento di politici che hanno fatto il loro tempo e che, oggi, non
arrivano nemmeno a cogliere il vero significato dei sentimenti di antipolitica che percorrono
il Paese.
Evidentemente
né D’Alema, né Bindi, né altri ruderi politici, vogliono raccogliere il
messaggio di Walter Veltroni che, annunciando di non candidarsi per le elezioni
2013, ha affermato che si possa fare politica anche stando fuori dal
Parlamento.
2 commenti:
penso che l'eta o il numero delle legislature abbiano poca importanza è cio che hanno fatto.....renzi è un arrivista....possibile tu non abbia la sensibilita di capire che è un verme..................
Proprio perché so cosa NON HANNO FATTO per il Paese, ma fatto solo per se stessi che ritengo sia giusto rottamarli tutti !!!
Che sia Renzi o Grillo a mandarli a casa non mi interessa... l'essenziale è che questa banda di mentecatti e di incapaci si tolga dalle scatole definitivamente con la loro meschina politica di bottega !!!
Renzi è un verme ??? Perché Bersani, D'Alema, Bindi, Vendola & Co. sono dei benefattori della Patria ???
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