lunedì 12 novembre 2012

Il PD … “tea house” per vecchietti inaciditi

 
Ci volevano le primarie a far venir fuori tutta la muffa che alberga nelle stanze del PD.
Infatti, non passa giorno che astiosi vecchietti, che hanno eletto il PD a loro casa di riposo, non sputino veleno contro Matteo Renzi e si avviticchino come rampicanti a Bersani, scelto come loro ciambella di salvataggio.
Ora, è vero che l’impertinente toscanaccio ha scelta la rottamazione come sua bandiera, esagerando, così, nel mancare di rispetto proprio a coloro che lo hanno allevato e nutrito per anni, ma è altrettanto vero che, prima o poi, qualcuno doveva scrollare l’albero per far cadere le foglie secche.    
Sicuramente Matteo Renzi ha sbagliato sia nell’insistere sulla rottamazione, sia nel dare un nome e cognome alle foglie secche, però opporsi al rinnovamento, per pure meschinerie personali, nel momento in cui i marosi dell’antipolitica continuano ad ingrossare, giorno dopo giorno, è altrettanto sbagliato ed insensato.
Quello che è sconcertante, però, è la monotonia delle accuse rivolte a Renzi dai suoi due più accaniti denigratori, Rosy Bindi e Massimo D’Alema.
D’Alema, ad esempio, nelle sue sortite è solito non citare mai per nome Renzi, limitandosi ad indicarlo come “nessuno”, forse non ricordando che, nell’Odissea, Omero racconta come Ulisse, dando a intendere di chiamarsi “nessuno”, sia riuscito ad accecare il ciclope Polifemo.
Vuoi vedere che, nel suo inconscio, D’Alema tema di fare la fine, politicamente parlando, di Polifemo ?
D’altra parte, dopo aver soggiornato in Parlamento per ben 7 legislature, sarebbe anche ora che “baffo di ferro” si ritirasse in campagna a coltivare un orticello.
Ma, D’Alema e Rosy Bindi si trovano d’accordo anche nell’affermare, ad esempio, che le proposte di Renzi siano di “una inquietante fragilità” !
Intenti a prendere il tè, accoccolati comodamente in quella che hanno eletta come loro casa di riposo, il PD, probabilmente non si sono preoccupati di leggere la “carta di intenti”, scritta e sottoscritta da Bersani, che meriterebbe l’oscar della nullità, in quanto a fumosità ed “inquietante fragilità”.
Tanta animosità, nei confronti di Renzi, manifestata con una buona dose di livore e con argomentazioni evasive, nasconde di fatto la negazione, da parte di queste ed altre foglie secche, di ogni rinnovamento che possa mettere in discussione la permanenza in Parlamento di politici che hanno fatto il loro tempo e che, oggi, non arrivano nemmeno a cogliere il vero significato dei sentimenti di antipolitica che percorrono il Paese.
Evidentemente né D’Alema, né Bindi, né altri ruderi politici, vogliono raccogliere il messaggio di Walter Veltroni che, annunciando di non candidarsi per le elezioni 2013, ha affermato che si possa fare politica anche stando fuori dal Parlamento. 

2 commenti:

Anonimo ha detto...

penso che l'eta o il numero delle legislature abbiano poca importanza è cio che hanno fatto.....renzi è un arrivista....possibile tu non abbia la sensibilita di capire che è un verme..................

Alex di Monterosso ha detto...

Proprio perché so cosa NON HANNO FATTO per il Paese, ma fatto solo per se stessi che ritengo sia giusto rottamarli tutti !!!
Che sia Renzi o Grillo a mandarli a casa non mi interessa... l'essenziale è che questa banda di mentecatti e di incapaci si tolga dalle scatole definitivamente con la loro meschina politica di bottega !!!
Renzi è un verme ??? Perché Bersani, D'Alema, Bindi, Vendola & Co. sono dei benefattori della Patria ???