Ignoro chi siano i
poteri forti, non credo di averli mai incrociati e non saprei neppure dove
stiano di casa .
Credo, però, di comprendere
molto bene cosa possano essere, invece, le macchinazioni messe in atto da chi, mosso
da fini non cristallini ed etici, si proponga di destabilizzare un’impresa,
o un’area geografica, o un mercato, oppure una intera nazione.
Da qualche settimana si
susseguono accadimenti che destano non poche perplessità sia sulle loro finalità e sia per la stranezza della loro casuale concomitanza.
Ad esempio, mi domando
se lo smodato interesse che dimostrano i media internazionali per Beppe Grillo,
sia esclusivamente dettato dal desiderio di comprendere meglio i risultati
elettorali, ottenuti dal grillismo, oppure sia il prodotto di una abile regia
che segue un copione già scritto da qualche Loggia o da qualche cricca similare.
Sarebbe interessante
sapere, per esempio, se i giornalisti inglesi, tedeschi, americani, etc. che
intervistano Beppe Grillo abbiano mai assistito ad un suo spettacolo, quando
faceva seriamente il comico, o ad un suo comizio buffonesco ora che fa il guitto
politico.
È più che legittimo
chiederselo poiché gli rivolgono un sacco di domande su scenari politici, sull’economia
mondiale, sui mercati finanziari, etc. ed accettano per oro colato le risposte che
Beppe Grillo rifila loro sulla base del sentito dire o per averlo letto sui
bignami.
Ora, il sospetto che si
tratti d’interviste “pilotate” nasce anche dal constatare che nessun giornalista
gli abbia mai rivolta neppure una domanda sui risultati della prima esperienza amministrativa
del M5S, il Comune di Parma, che non è affatto apprezzata dai cittadini del
capoluogo emiliano, tra l’altro perché ha assunte decisioni in contrasto con
quanto aveva garantito in campagna elettorale.
Ma, a rinvigorire i
sospetti che, dietro questa abnorme attenzione verso Grillo ed il M5S, ci sia
una scaltra regia, sono giunte ieri le parole dell’Ambasciatore USA in Italia,
David Thorne, il quale, parlando agli studenti del Liceo Visconti di Roma, ha
detto “voi potete prendere in mano il
vostro Paese e agire, come il Movimento 5 Stelle, per le riforme ed il
cambiamento”.
Ohibò ! Possibile che
un Ambasciatore USA sia tanto sprovveduto da manifestare un così evidente
endorsement al movimento di Beppe Grillo, proprio mentre lo scenario politico
italiano vive in totale stato confusionale ?
I miei potrebbero anche
essere solo sospetti infondati, sennonché all’improvviso mi è venuto in mente che tra i
soci fondatori della Casaleggio Associati, fino a qualche mese fa, c’era un
certo Enrico Sassoon, assiduo habitué delle stanze che contano, il quale, oltre
ad essere stato Presidente della Casaleggio Associati, per molti anni ha
ricoperto il ruolo di Presidente della American
Chamber of Commerce in Italy, che è in pratica una super lobby di banche e grandi
gruppi multinazionali, molto attenti e compatti nel proteggere i propri
interessi in Italia.
Per puro caso, Gianroberto
Casaleggio, oltre ad essere stato socio di Sassoon, è anche il cofondatore, del
M5S !
“A pensar male si fa
peccato, ma spesso ci si azzecca” era solito dire Giulio
Andreotti !
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