sabato 23 marzo 2013

PD schizofrenico e masochista


Che, in occasione delle primarie per la scelta del candidato premier, l’apparato del PD abbia dimostrata scarsa intelligenza politica ed assoluta mancanza di visione strategica, non è la prima volta che lo affermo in questo blog, e mi rincuora di non essere il solo a pensarlo.
Come spesso accade, infatti, nei vertici del PD ha prevalso la voce di vecchi marpioni politici che, terrorizzati dall’eventualità di essere rottamati, hanno imposte regole insensate e discriminatorie, pur di impedire al nuovo di avere la meglio.
Le conseguenze di questa schizofrenia masochistica sono sotto gli occhi di tutti, con il risultato non solo che il PD ha vinte, perdendo, le elezioni, ma che in difficoltà si trova il Paese pressato dai tanti drammatici problemi che aspettano di essere affrontati e risolti.
In verità, non è la prima volta che la sinistra italiana, o se si preferisce perché fa più trendy, il centrosinistra veda passare il treno e non riesca a saltarci sopra neppure con un regolare biglietto di viaggio.
Così, nei pasticci c’è finito Giorgio Napolitano che, a poche settimane dalla conclusione del suo mandato ed al termine di due giornate di consultazioni, dall’esito più che mai intricato e nebuloso, si è ritrovato tra le mani il rompicapo di dover conferire l’incarico per formare il governo.
Per fortuna che a Capo dello Stato c’è Giorgio Napolitano con la sua pazienza, la sua saggezza ed il suo rispetto per la Carta Costituzionale.
Alla fine, com’era prevedibile, ieri il Presidente della Repubblica ha convocato, al Quirinale, Pierluigi Bersani per affidargli un pre-incarico condizionato, sul cui successo credo che saremmo in molti a non scommetterci il classico soldo bucato.
Però, molto spesso, il caso gioca tiri maliziosi, così proprio poche ore prima che Napolitano conferisse il pre-incarico, SWG aveva diffusi i risultati di un sondaggio condotto nei giorni scorsi.
Dal sondaggio risulterebbe che Matteo Renzi, di cui l’apparato PD ha sancita la sconfitta alle primarie, sia il personaggio politico ritenuto più degno di fiducia da parte del 49% degli intervistati, distaccando di ben 17 punti percentuali l’improbabile premier Pierluigi Bersani che, a sua volta, si è visto anche superare di 4 punti perfino dal guitto Beppe Grillo.
I sondaggisti, nel presentare i risultati, hanno voluto sottolineare la totale trasversalità del giudizio espresso su Matteo Renzi, a conferma che, oggi, con molta probabilità, il responso delle urne sarebbe stato diverso e la formazione di un nuovo governo meno problematica.
Purtroppo, però, la mancanza di acume dei dinosauri PD e l’ambizione personale di Bersani, hanno fatto sì che le primarie si giocassero con carte truccate, pur di salvare le poltrone a qualcuno di loro, facendosi beffe del cambiamento che tutti auspicavano.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Hai pienamente ragione come al solito l'apparato PD(post comunisti)non ci hanno capito un emerita s..a come si dice qui da noi in toscana

Anonimo ha detto...

bersani ha vinto perdendo........monti ha decisamente perso.......barbara

Unknown ha detto...

CHI STA SPINGENDO BERSANI VERSO IL PDL? D’ALEMA? OPPURE……GRILLO? E’ FANTAPOLITICA ? D’ALEMA FOR PRESIDENT ? GRILLO PER AVERE DI PIU’? SE AVESSI VOLUTO IL PDL AL GOVERNO L'AVREI VOTATO .
ATTENTI CHE IL TRNO PASSA E VA

Alex di Monterosso ha detto...

Grazie per la visita al blog e per il commento !
Da giorni ormai sono convinto che "baffino di ferro" stia operando sotto traccia per spingere Bersani a fare il governo con il PdL.
Dopo il famoso patto della crostata, D'Alema cerca un nuovo accordo con Berlusconi: salvacondotto giudiziale in cambio del Quirinale.
Non penso sia un caso se Berlusconi ha già incominciato a parlare di golpe, proprio per evitare che si scoprisse l'inciucio quando D'Alema fosse Presidente della Repubblica !