Non intendo confutare la
fondatezza della espressione, ma piuttosto
stigmatizzare il comportamento, della conduttrice Lucia Annunziata, scorretto, ancor
prima che insolente ed impulsivo.
Un comportamento ancor
più inaccettabile perché compiuto da una giornalista esperta e su una rete del
servizio pubblico televisivo.
Si fa un gran parlare
del degrado nel linguaggio e della rissosità che caratterizzano, da qualche
tempo, il confronto politico per cui sarebbe opportuno che i giornalisti non
contribuissero, almeno loro, ad incoraggiare la corsa al peggio.
Fatta questa premessa,
vorrei tornare, però, sull’addebito di “impresentabili”
che è stato indirizzato, non tanto alla persona di Angelino Alfano, quanto
piuttosto alla genia dei berlusconiani nel suo insieme.
Prima ancora di capire
i perché dell’addebito di “impresentabili”,
Alfano si è subito inalberato affermando che si stavano offendendo milioni di
elettori che hanno votato per il PdL.
Devo dire che, secondo
me, Angelino Alfano aveva colto nel segno perché, in realtà, i primi a meritare
il biasimo di “impresentabili” sarebbero
proprio coloro che persistono nel votare il signorotto di Arcore, dopo anni di panzane
e di impegni non mantenuti.
Quasi certamente,
però, l’intenzione era di indirizzare la critica di “impresentabili” solo ai parlamentari PdL i quali, se solo avessero
un minimo di onestà morale, dovrebbero dedicare un po’ del loro tempo ad un
esame di coscienza per scoprire, così, che prima di essere impresentabili sono irriducibili
irresponsabili.
- Irresponsabili, nel non far conoscere al Paese che il contratto con gli italiani del 2001 è stato un totale fallimento, e che, di conseguenza, Berlusconi è uno spergiuro non avendo mantenuto la parola data, ritirarsi dalla scena politica se non avesse realizzate almeno quattro dei cinque impegni assunti.
- Irresponsabili, nell’aver abbandonata la nave Italia, nel novembre 2011, dopo averla portata contro gli scogli.
- Irresponsabili, nel mentire agli italiani sul rischio default del Paese, raccontando loro la barzelletta dei ristoranti pieni.
- Irresponsabili, poi, nello scaricare la colpa su Mario Monti per aver prese decisioni impopolari, con senso di responsabilità, per salvare il Paese, scordando che loro stessi avevano approvati i provvedimenti del governo Monti.
- Irresponsabili, nell’aver sputtanato il Parlamento italiano votando la favoletta che Ruby fosse nipote di Mubarak.
- Irresponsabili, nell’aver dedicato gran parte del loro impegno parlamentare per votare leggi non nell’interesse degli italiani, ma nell’interesse esclusivo di Berlusconi e delle sue aziende.
- Irresponsabili, nel non censurare il golpe bianco messo in atto, dal loro padre padrone, assoldando senatori per far cadere il governo Prodi, come ha ammesso lo stesso De Gregorio.
- Irresponsabili, per aver occupato il palazzo del Tribunale di Milano, per manifestare platealmente contro una delle istituzioni fondamentali dello stato democratico.
- Irresponsabili, nel condannare il PD per le elezioni dei presidenti di Camera e Senato, nascondendo agli italiani che, con i governi Berlusconi, le presidenze di Camera e Senato erano state occupate entrambe dai candidati del centrodestra, come testimoniano le accoppiate Pivetti – Scognamiglio, nel 1994, Casini – Pera, nel 2001 e Fini – Schifani, nel 2008.
- Irresponsabili, nel sobillare la piazza contro la magistratura e le sentenze dei giudici solo per compiacere il signorotto di Arcore.
- Irresponsabili, nel minacciare proteste in Parlamento e nelle piazze se al Quirinale non sarà eletto uno di loro.
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