Mi domando come fare a non giustificare Ilda Boccassini quando s’incazza
accorgendosi di essere presa in giro da Berlusconi e dal gatto e la volpe, i
suoi fedelissimi azzeccagarbugli ?
Avvalendosi, infatti, di legittimi impedimenti a gogò, impegni
televisivi, riunioni del PdL ed, alla fine, anche di un tragicomico ricovero
ospedaliero, Berlusconi da molti mesi riesce oramai ad impedire che i processi,
a suo carico, arrivino a sentenza.
La conferma che si era trattato, ancora una volta, di una messinscena per
impedire lo svolgimento dei processi, l’ha data lo stesso Berlusconi sabato
pomeriggio 23 marzo a Roma, in Piazza del Popolo.
Ma procediamo con ordine.
Atteso dai giudici di Milano per assistere alle udienze dei processi, Berlusconi
adduce come ennesimo legittimo impedimento il ricovero, in una suite dell’Ospedale
San Raffaele, a causa di una asserita infezione agli occhi, diagnosticata come uveite
bilaterale.
Non appena terminato il soggiorno di 7 giorni, in quel luogo di
sofferenze, Berlusconi si precipita a Roma ed appare in Senato, esibendo un
vistoso paio di occhiali scuri per proteggere gli occhi dalle luci,
notoriamente accecanti, di quell’aula.
La sceneggiata, però, dura poco perché gli occhiali scuri spariscono, come
per incanto, davanti ai flash delle macchine fotografiche.
E gli occhiali scuri non rispuntano neppure sabato 23 marzo, appunto,
quando gli occhi sofferenti di Berlusconi sono stati esposti, indifesi, al
radioso sole del pomeriggio romano, in Piazza del Popolo, dove si svolgeva la
manifestazione indetta dal PdL.
Una manifestazione che ha restituiti alla memoria i raduni dell’era
mussoliniana, con la presenza di figuranti assoldati, confluiti da tutta Italia,
con pullman “a gratis” e la promessa
di una gita a Roma, come ha documentato un reportage realizzato da una troupe
di La Repubblica.
Ma, più che le vagonate di figuranti, a ricordare il folclore fascista è
stato il carattere distintivo dato alla manifestazione dal PdL.
Di questi tempi sarebbe stato logico attendersi una manifestazione
improntata ai temi politici, che opprimono un Paese in affanno da molto tempo.
Invece no !
Solo idolatria e fanatismo per il Capo Supremo, osannato anche come
Onnipotente !
Un feticismo che ha permeato gadget, slogan, canti, fino all’unica
scritta che campeggiava sul palco “Tutti
con Silvio”.
Certo, mancavano i milioni di baionette … ma chissà che, andando avanti così, in Piazza del Popolo la prossima volta non marceranno in fila le legioni di escort “olgettine”, con fez e baionette.
Certo, mancavano i milioni di baionette … ma chissà che, andando avanti così, in Piazza del Popolo la prossima volta non marceranno in fila le legioni di escort “olgettine”, con fez e baionette.
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