Non posseggo la sfera di cristallo, quindi non sono in grado di
prevedere che cosa Bersani andrà a dire domani al Capo dello Stato.
Certo è che, se mi soffermo ad osservare lo scenario politico, l’impressione
più indulgente che riesco a ricavarne è
quella di essere oramai cittadino di una repubblica delle banane.
Siccome, però, l’Italia è un paese democratico e, a dispetto delle
apparenze, anche evoluto, a determinare lo scenario politico è il libero voto
espresso dagli italiani, per cui con amarezza ne desumo che siamo noi cittadini, con
la nostra miope stupidità, a far sì che l'Italia sia una
repubblica delle banane.
Eppure mi ero illuso che, scornati dalle buggerature politiche degli
ultimi 20 anni, debilitati dalla drammatica congiuntura economica, ci saremmo scrollati
di dosso abulia e torpore per rivendicare, con il voto, la richiesta di
cambiamento della politica e della classe dirigente del Paese.
Invece, nulla di tutto ciò … anzi, abbiamo dato prova di essere più plagiabili,
di quanto fosse immaginabile, perché con masochismo abbiamo premiati con il voto
proprio coloro che più ci hanno lusingati, gabbati, truffati ed alla fine
beffati.
Così, non la fatalità ma noi cittadini siamo responsabili di aver spinto
il Paese in un “cul-de-sac”, nel
momento di una delle più drammatiche congiunture economiche della storia
repubblicana.
Più ci penso e più mi sembra di assistere ad uno spettacolo degno del
miglior teatro dell’assurdo.
Ci sono due tizi, Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio che, pur non
essendosi candidati e quindi neppure eletti, si sono appropriati degli 8.784.377
di voti per usarli a loro piacimento, ingiungendo con modi dispotici a coloro,
che invece con quei voti sono stati eletti, cosa dire e cosa fare,
minacciandoli di espulsione qualora osassero trasgredire ai loro diktat.
Siamo all’apogeo dell’assurdo perché due esseri estranei al Parlamento non
solo vorrebbero condizionare il lavoro dei parlamentari, ma soprattutto minacciano
di espulsione gli eletti dal popolo sovrano !
Dall’altra parte, invece, 8.932.511 voti sono andati ad un partito, il
PD, che pur avendo vinte le elezioni, anche se di misura, per l’assurdità della
legge elettorale in vigore, non dispone della maggioranza per poter formare il
governo.
Se poi, all’illogicità della legge elettorale si accompagna l’assurda
ostinazione di Bersani e del PD di voler comunque formare un governo
autoreferenziale, costi quel che costi, le prospettive per il Paese si presentano
con tinte molto plumbee.
Ma, a recitare in questo dramma dell’assurdo non manca un terzo
protagonista, il PdL, che italiani, confusi ed un po’ svampiti, hanno gratificato
ancora con 7.478.663 voti, nonostante 16 anni di governi incapaci, cacciaballe
ed indecenti, responsabili di aver portato il Paese sull’orlo del default e di
aver screditato il nostro Paese a livello internazionale.
A confermare l’assurdità della nostra politica, nel momento in cui la
priorità dovrebbe essere quella di fare proposte per risollevare il Paese dalla crisi, ecco che, appena
spalancatisi i portoni del Parlamento, Raffaello Vignali, deputato PdL, si è
precipitato a depositare una proposta di legge per modificare l’art. 68 della Costituzione
e ripristinare l’immunità parlamentare anche nei casi in cui le sentenze siano
diventate irrevocabili.
Cioè, per Vignali l’Italia può anche finire a scatafascio ma fondamentale
per lui è salvare Berlusconi dalle condanne che lo potrebbero colpire nelle
prossime settimane.
Insomma, l’Italia assomiglia, o no, sempre più ad una repubblica delle banane ?
Insomma, l’Italia assomiglia, o no, sempre più ad una repubblica delle banane ?
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