domenica 2 giugno 2013

Finanziamento ai partiti … solo fumo

Ho appena terminato di leggere la bozza del Disegno Legge relativo a “Disposizioni per l’abolizione del finanziamento pubblico e la regolamentazione della contribuzione volontaria ai movimenti e partiti politici”, resa pubblica alle ore 23:00 del 30 maggio (questa precisazione non è dettata da pignoleria ma, trattandosi di una bozza, non è detto che il testo sia quello definitivo!).
Orbene, per dirla fuori dai denti, mi sembra una presa per i fondelli!
Innanzitutto, mi fanno sorridere non solo le disposizioni che entreranno in vigore dal 2014 e la loro effettiva e completa efficacia unicamente dal 2017, ma anche la stessa scalarità con cui saranno applicate.
Nel 2013, quindi, non cambia assolutamente nulla, i partiti riceveranno regolarmente gli importi dei “rimborsi elettorali” previsti (il solo M5S ha confermato che rinuncerà ai 42 milioni di euro di sua spettanza!).
Nel 2014, invece, i partiti riceveranno l’80% degli attuali “rimborsi elettorali” ma, attenzione, cominceranno anche a godere dei “finanziamenti privati in regime fiscale agevolato”, sui quali ritornerò più avanti.
Nel 2015, poi, i partiti incasseranno il 70% dei “rimborsi elettorali” mentre continueranno a ricevere i “finanziamenti privati”.
Nel 2016, ai partiti sarà liquidato il 50% dei “rimborsi elettorali”, e solo dal 2017, di fatto, scompariranno i “rimborsi elettorali”.
A parte il fatto che, trattandosi di un Disegno Legge, dovrà passare sotto le forche caudine del Parlamento ed avrà un percorso non facile, mi sembra che l’immane sforzo fatto dal Governo Letta tenda a produrre tre effetti molto chiari.
Il primo, gettare fumo negli occhi degli italiani gonzi; il secondo, contrastare il M5S che, dell’abolizione del finanziamento, ne fa da sempre un cavallo di battaglia; ed infine ma soprattutto, buttare la palla in avanti “alla viva il parroco”, in modo che la patata bollente dell’applicazione se la ritrovi tra le mani il prossimo governo.
Solo un ex democristiano come Enrico Letta poteva arrivare a tanto!
Come ho accennato prima, a decorrere dal 2014 il DDL prevede che i partiti ed i movimenti potranno godere del “finanziamento privato in regime fiscale”.
Vale a dire, ogni contribuente, con la dichiarazione dei redditi (IRE), potrebbe decidere di destinare il 2‰, fino ad un massimo di € 20.000, ad un partito o movimento a sua scelta.
Domande: perché mai un cittadino dovrebbe rendere pubblico il suo orientamento politico, dichiarando a chi vuole destinare il 2‰? Che fine farebbe, in questo modo, la segretezza del voto? Come i partiti potrebbero usare i nominativi dei contribuenti mecenati?
Ma non basta! Nel caso un cittadino, schifato dai partiti, decidesse di non destinare a nessuno il suo 2‰, perché mai lo Stato si dovrebbe arrogare l’arbitrio di appropriarsi di quell’importo per ripartirlo lui tra i partiti?
Non costituirebbe una palese negazione del diritto, di ogni individuo, di scegliere, liberamente, se ed a chi dare eventualmente i suoi soldi?
Il farsesco è che, del “finanziamento privato in regime fiscale”, si potranno servire anche società ed enti per foraggiare un partito o un movimento, fino al massimo di € 100.000.
Che fantastica idea! Ma il governo non aveva detto di voler avversare l’ingerenza delle lobby nella politica?
La lettura del DDL, però, consente di trastullarsi anche con altre amenità.
Ad esempio, all’Art.5 è previsto che l’Agenzia del Demanio metta a disposizione di partiti e movimenti “in almeno ciascun capoluogo di provincia, idonei locali per lo svolgimento delle attività politiche”.
Il meglio della stravaganza, però, è che il Demanio, convertito dal DDL in agenzia immobiliare, dovrà assicurare, ad ogni buon conto, che i locali siano idonei “per la tenuta di riunioni, assemblee e manifestazioni pubbliche”, naturalmente “a canoni di locazione e tariffari agevolati”.
Saranno sufficienti il Colosseo ed il Castello Sforzesco come sedi di partito?
Ma non basta ancora, perché all’Art.6 è stabilito che, ogni anno, lo Stato stanzierà un milione di euro per consentire, ai gruppi parlamentari, “al di fuori dei periodi della campagna elettorale”, l’accesso gratuito a spazi televisivi per la trasmissione di messaggi pubblicitari diretti.
Vorrei proseguire nell’analizzare le piacevolezze di questo DDL, ma apprendo, da Maroni, che Umberto Bossi, oltre alle prebende da senatore riceve dalla Lega, ogni anno, con i soldi dei contribuenti, un appannaggio di € 850.000.
A questo punto mi  incazzo e … vado a fare due passi per sbollire la rabbia!

2 commenti:

umberto marielli ha detto...

... permettimi, caro Alex, ormai mi sono reso conto che è impossibile cambiare democraticamente l'attuale "casta" politica
"Vulgus vult decipi, ergo decipiatur"
motto attribuito al cardinale Carlo Caraffa,legato pontificio presso Enrico II, re di Francia.
Frase scettica, messa in pratica dai demagoghi e dai ciarlatani di piazza: "Il volgo vuol essere ingannato, dunque sia ingannato". Per gli onesti, invece: "Il volgo va istruito e educato, perché cessi di essere gregge, e diventi popolo".
Vedi Alex, per noi (scusa se ti coinvolgo) il popolo va istruito e educato mentre per i nostri governanti va ingannato! ... io ho già fatto due passi quindi vado a pranzo tranquillo!
Buona domenica
Umberto Marielli

Alex di Monterosso ha detto...

Ciao Umberto !
Che piacere risentirti !!!
Non posso che condividere quello che scrivi.
Solo i gonzi possono pensare che un partito possa essere meglio degli altri, invece sono tutti interessati solo ad ingannare i cittadini con trucchetti, a volte anche infantili, come questo DDL.
Fino a quando i nostri concittadini tollereranno sulla scena politica i Berlusconi, i D'Alema, i Cicchitto, i Casini, i Bersani, etc. ed i loro lacchè, non c'è speranza di risollevare il nostro Paese.
A dare le carte sono sempre loro, gli ex democristiani, gli ex socialisti, gli ex comunisti, gli ex liberali, che usano la politica da mestieranti molto ben remunerati ... e delle sofferenze della gente non gliene importa nulla.
Purtroppo all'orizzonte non riesco ad immaginare un altro 25 aprile e questo mi rattrista ... al punto che neppure facendo due passi mi passa l'incazzatura!
Buona domenica e spero di risentirti presto.
Alex