Ieri, curiosando in internet, tra siti e social, mi è capitato di
leggere una corposa lettera indirizzata a Beppe Grillo da un attivista ed
elettore del M5S.
L’autore è Andrea Baio, genovese residente a Palermo, che propone, con
lucidità e franchezza, le dieci aspettative che lo hanno convinto a credere e
votare per il M5S, tradite, però, così clamorosamente da Beppe Grillo da indurre
Baio a chiudere la lettera con un grillissimo “vaffa” all’indirizzo dello stesso
Grillo.
A sorprendermi, però, non è stato solo il contenuto della lettera,
quanto piuttosto i 6200 consensi che Andrea Baio ha ricevuti, da simpatizzanti
ed elettori del M5S, in poco più di un’ora dalla diffusione online della
lettera.
Poiché non ho né l’impudenza né la presunzione di poter interpretare e riassumere
il pensiero di Andrea Baio mi limiterò a riprodurre, in originale, i passi più
significativi della sua lettera.
“Caro Grillo, dato che dall’alto della tua arroganza
da dittatore in erba che gioca con questo paese come un bambino fa coi suoi
soldatini, ti permetti di trattare tutti allo stesso modo, che si tratti di
giornalisti, politici, persone comuni, o tuoi stessi elettori che hanno osato
mettere in discussione il tuo Verbo, ponendo domande, sollevando dubbi o
provando semplicemente a chiedere quella partecipazione che avevi loro promesso
durante la campagna elettorale, mi permetto di replicare al tuo appuntino da
maestro onnisciente con la mia personalissima lista di punti per i quali
credevo di aver fatto bene a votare Movimento 5 Stelle”.
Dopo aver descritte in
dettaglio le sue 10 aspettative che lo hanno spinto
per cinque anni a fare l’attivista del M5S ed a votare il movimento alle elezioni
comunali, regionali e politiche, Andrea Baio motiva perché si senta tradito da Grillo.
“Sono stufo dei tuoi
anatemi, dei tuoi sputi dal palco, della tua violenza verbale, del perpetuo
clima da campagna elettorale, del tuo populismo spiccio. È un’escalation
continua verso il delirio! Non ti riconosco nemmeno più se ti paragono al Grillo
di qualche anno fa. Stai trasformando il Movimento 5 Stelle in una setta, dove
chiunque non è allineato col tuo pensiero viene subito tacciato di cospirazione
col nemico, di appartenenza a vecchie logiche, e se insiste viene epurato. E sarebbe
questo il nuovo? Questo è il vecchio … anzi vecchissimo! Si chiama fascismo”.
Andrea Baio comunica
la sua delusione anche attraverso la critica delle più recenti prese di
posizione di Grillo.
“Chiunque osi sollevare
una voce è un colluso cospiratore. Un clima degno di Scientology! In tutto ciò,
dov’è finita la partecipazione democratica? Dove sono finite le consultazioni
popolari? Te ne guardi bene adesso, eh? Il paese è ad una svolta cruciale e tu
non chiedi alla gente cosa desidera in questo momento? Lo streaming arriva solo
quando vi dovete fare belli mentre dite di NO a Bersani che striscia ai vostri
piedi! Si, perché checché tu ne dica è questo che stai facendo ormai; continui
ad evocare un inciucio PD-PdL, nella speranza che arrivi davvero … così magari
il tuo totalitario 100% alle prossime elezioni lo ottieni davvero. E cos’è
questa storia che può votare solo chi è iscritto al sito del Movimento 5
Stelle? Forse ti sfugge il banale concetto che adesso rappresentate l’intera nazione!
Compresi gli elettori di PD, PdL e Lista Civica! O forse credi che la nonnina
di 80 anni che abita in un paese si connetta al tuo blog per andare a votare?
Credi che il pensiero umano debba coincidere con la tua filosofia? Pensi che
gli altri non siano degni di essere rappresentati? Se la pensi così, come
purtroppo temo, allora c’è solo da avere paura perché il paese con te rischia
solo una deriva totalitarista”.
Ed avviandosi alla
conclusione la lettera contiene ancora alcune amare considerazioni.
“Altro che uno vale uno,
più che Grillo mi sembra di sentire il MARCHESE del Grillo: “io so’ io, e voi
non siete un cazzo!”. Mi sa che il potere ti ha dato alla testa, e quando con
appena un 25% pretendi un governo, dopo aver tra l’altro dimostrato di non
esserne all’altezza, mi appari allo stesso livello di un Berlusconi che
pretende la presidenza della Repubblica.
Avevate
la possibilità di governare! Chi è il PD lo sappiamo tutti, non c’è bisogno che
ci ricordi quotidianamente la scoperta dell’acqua calda. Avevate però l’opportunità
di costringere il PD a governare, e a governare bene! La soluzione era la più
auspicabile. Un Bersani che governa con la pistola puntata alla tempia ve lo
immaginate? Si sarebbero potute fare tante, tantissime cose! E al primo passo
falso, avreste potuto far cadere il governo … e lo avreste fatto da eroi! Senza
contare che vi sareste pure tolti dall’imbarazzo di dover governare
direttamente senza avere di fatto alcuna esperienza. E invece? Invece nulla.
Avete scelto la mossa più stupida, o meglio … HAI scelto la mossa più stupida.
Ho sperato sino all’ultimo che il gregge non ti seguisse, che si facesse valere
l’art. 67 della Costituzione. Ma ho capito alla fine che la paura ha vinto.
Quindi adesso evita di venirmi a dare le tue lezioncine di morale su come si
cambia, perché qui l’unico che non ha voluto cambiare sei tu … e lo hai fatto
nel modo più squallido, dimenticando i principi basilari di una democrazia”.
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