“Omm’ se nasce,
brigante se more” intona un
antico canto popolare del Sud Italia cantato durante i moti contro il dominio
dei Borboni.
Non so se Gabriele Albertini abbia canticchiati questi
versi, tra sé e sé, pensando al suo amico Berlusconi mentre gli scriveva la lettera
di cui ha parlato in conferenza stampa.
Una lettera il cui incipit è: “Egregio Presidente, caro Silvio e simpaticamente Giove Ottimo Massimo”
!
Dal testo emerge, con chiarezza, che Albertini, europarlamentare
del PdL, già sindaco di Milano dal 1997 al 2006, non abbia nessuna intenzione
di rinunziare a candidarsi alla presidenza della Regione Lombardia, a capo di
una lista civica.
La fermezza, con cui Albertini riafferma la sua
candidatura, racconta dello smacco, subito da “Giove Ottimo Massimo”, scoprendo che non tutti gli esseri umani siano
in vendita e disponibili a farsi comprare.
Infatti, se Albertini avesse accettato di togliersi di
mezzo, rendendo così possibile l’inciucio che Berlusconi ha intenzione di fare
con la Lega di Maroni, avrebbe potuto presentarsi come capolista del PdL al
Senato, in Lombardia, alle elezioni politiche 2013.
Praticamente una poltrona sicura da senatore, per la
prossima legislatura, offertagli da Berlusconi in cambio della sua rinuncia a
candidarsi alla presidenza della Lombardia.
Albertini, invece, gli ha risposto di non
essere in vendita.
C’è un passo, della lettera scritta da Albertini a
Berlusconi, che aiuta a cogliere la persistente ipocrisia che influenza ogni parola
di “Giove Ottimo Massimo”.
Scrive Albertini:“da: "Gabriele è
senza dubbio una risorsa importante della quale non faremo a meno (*)"... oggi
sono diventato un inconveniente”.
Perché mai Albertini dovrebbe ritirarsi se, in realtà, si
propone di praticare, in Lombardia, una politica caratterizzata da persone credibili,
programmi chiari e coerenti, ispirati all’agenda europea ?
Infatti, sono le stesse linee della politica che Berlusconi,
mentendo sapendo di mentire, giura e spergiura di voler attuare.
Fatalmente, dopo lo smacco subito, Berlusconi ha ordinato
ai suoi serventi di aggredire Albertini con insulti e tentativi di sputtanamento.
Quello, però, che “Giove
Ottimo Massimo” non riesce proprio a mandare giù, è che, nel giro di pochi
giorni, per la seconda volta si è trovato di fronte una persona non in vendita.
Infatti, prima di Albertini, era stato già Mario Monti a rifiutare
la sua proposta di diventare il leader dell’area moderata.
Incassato questo rifiuto, Berlusconi si è scatenato, in prima
persona, in una campagna violenta di censure ed affermazioni mirate a screditare
il lavoro svolto da Monti.
Ma mi domando: se Monti è stato per davvero un “disastro completo”, come va sproloquiando ai quattro venti
Berlusconi, perché mai, solo qualche giorno fa, si diceva disposto a fare un
passo indietro purché Monti assumesse il ruolo di aggregatore dei moderati ?
Ennesima conferma che una grande confusione mentale sconvolge
le idee già scarse di “Giove Ottimo
Massimo” !
(*) Parole, pronunciate da
Berlusconi, in occasione dell’intervista rilasciata a Roberto Gelmini per il
libro “L’onestà al potere”.
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