Non occorreva essere dei maghi per prevedere che, alle
annunciate dimissioni di Mario Monti da premier, i mercati finanziari avrebbero
reagito in modo negativo.
La Borsa, infatti, è in caduta libera, lo spread sta crescendo.
Era un rischio che anche la famosa casalinga di Voghera, preoccupata per il suo bilancio familiare, avrebbe previsto.
Infatti, mentre il relitto di Arcore sostiene, e lo ha detto
anche in questi giorni, che lo spread non sarebbe un indicatore della
credibilità internazionale di un Paese, la sciura casalinga di Voghera, molto
più assennata e pratica, sa molto bene, invece, che a pagare il conto dello spread
sarà proprio lei insieme a tutti gli italiani.
Mercoledì prossimo, infatti, lo Stato Italiano proporrà ai mercati i suoi BTP decennali, per alcuni miliardi di
euro, e con lo spread in risalita i compratori esteri pretenderanno,
ovviamente, interessi più alti.
Il peso di interessi più elevati graverà sul debito
pubblico italiano ed alla fine sui contribuenti.
Già, ma cosa volete che gliene freghi ai nostri politici
di quanto peserà lo spread sulle tasche dei cittadini, la loro
preoccupazione, in questo momento, è solo quella di vedere come assicurarsi le
poltrone nel prossimo Parlamento.
Da quarantotto ore, sulla stampa e nei talk show non si
parla altro che di cosa cavolo farà Monti in futuro: tornerà ad insegnare alla
Bocconi o si candiderà alle prossime elezioni ?
Sembra che a nessuno freghi nulla, ad esempio, dell’ILVA
di Taranto.
Se non sarà convertito in legge, dal Parlamento, il DL
predisposto dal Governo, gli impianti siderurgici di Taranto cesseranno di
funzionare, i lavoratori dell’ILVA andranno ad ingrossare le file dei milioni
di disoccupati, l’Italia rinuncerà ad un settore produttivo strategico, e
Taranto sarà destinata a diventare una città misera e per di più malata.
Analogo discorso vale per il riassetto delle province
che, senza la definitiva approvazione del DL da parte del Parlamento, finiranno
nel caos procurando disagi e danni ai cittadini, non solo ma dovremo dire addio alla riduzione dei costi voluta
dal Governo.
L’indifferenza della classe politica per i problemi reali che
riguardano il Paese e gli italiani, fa incazzare.
Fa incazzare assistere a Rosy Bindi e ad Enrico Letta che si
preoccupano solo di corteggiare Casini, fa incazzare ascoltare Vendola che, stizzito come
una femminuccia, fa scenate di gelosia a Bersani, fa incazzare vedere Berlusconi interessato
solo a svicolare dai processi in corso, soprattutto Ruby e Unipol.
Uno spettacolo affliggente, a poche settimane dalle elezioni
che dovrebbero eleggere coloro che governeranno l’Italia per i prossimi 4 anni
!
A me sembra che sarebbe più sensato e vantaggioso, per il Paese,
mandare a Palazzo Chigi la casalinga di Voghera.
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