domenica 9 dicembre 2012

Chi voteresti tra Schettino e Berlusconi ?

 
Era il 13 gennaio 2012, quando un certo signor Schettino fece naufragare la Costa Concordia davanti all’isola del Giglio, causando la morte di 32 persone, di età e nazionalità diverse.
Il signor Schettino è noto, in tutto il mondo, per la prova di codardia che ha saputo dare, lasciando per primo la nave e mettersi in salvo, proprio lui che, come comandante, avrebbe dovuto essere l’ultimo ad abbandonare la nave.
È popolare anche per l’ordine impartitogli, dal Com.te De Falco della Capitaneria di Livorno che, appena si rese conto che Schettino era già a terra in salvo mentre i passeggeri rischiavano la vita, gli urlò al telefono: “Torni subito a bordo … cazzo !”.
Dopo 11 mesi dal disastro, oggi il signor Schettino pretenderebbe addirittura le scuse perché, dice lui, non è stato un codardo ma un eroe. Assurdo!!!
Pochi mesi prima, però, era novembre 2011, un altro individuo si era dato alla fuga, abbandonando il posto di comando, dopo aver fatto colare a picco non una nave, ma un intero Paese, l’Italia.
Questo individuo, che si comportava come se il governo fosse un palcoscenico da avanspettacolo, con barzellette, doppi sensi, ballerine e spogliarelli, ha combinato un disastro dopo l'altro. 
Così, l’Italia è finita umiliata a livello internazionale, espropriata del suo prestigio, immersa in una crisi economica senza precedenti, deprezzata sui mercati internazionali, costretta a pagare cara la collocazione dei propri titoli a copertura del debito pubblico.
Per completare  la catastrofe, l’individuo, ormai rintronato ed incapace di connettere, sottoscrisse impegni, con l’UE, così onerosi per l’Italia, da spingere perfino Sandro Bondi, uno dei suoi fedelissimi tirapiedi, ad ammettere, con franchezza, che ai successori era stata lasciata una dolorosa eredità. E lo ammise con queste parole:
Gli impegni assunti, nel 2011, prevedono vincoli molto gravosi ed impegnativi di riduzione del debito pubblico, soprattutto in una situazione recessiva come quella che viviamo … ed è motivo di rammarico che l’informazione sulla portata esatta e le conseguenze effettive di quegli accordi, soprattutto da parte dell’allora ministro dell’economia, non abbia reso possibile una reale consapevolezza sulle conseguenze degli impegni assunti”.
La gravosità degli impegni, da lui stesso sottoscritti, spaventò così tanto l’individuo da indurlo a svignarsela e ad abbandonare il timone del Paese.
Per fortuna degli italiani, solo la saggezza del Capo dello Stato ha evitato che, in quel momento, qualcuno potesse urlare a quell’individuo: “Torni subito a bordo … cazzo”.
Purtroppo, però, oramai l’Italia era vincolata a rispettare gli impegni presi da quell’individuo, per evitare il default e per non correre il rischio di finire come la Grecia, sotto le grinfie di una troika che ci avrebbe imposto un piano di austerità molto più amaro e nefasto di quello adottato dal Governo Monti.
Oggi, però, quell’individuo fa lo smemorato, fa finta di non ricordare in quale stato drammatico abbia lasciato il Paese nel novembre 2011 !
Oggi, quell’individuo si comporta come Schettino, né più né meno.
Pretende riproporsi, infatti, come un eroe pronto a salvare il mondo, propinando agli italiani le solite fregnacce, con la prospettiva di un altro avanspettacolo.
A preoccupare, non solo lo scenario internazionale, ma tutti gli italiani di buon senso, però, è il livello di dabbenaggine di quella parte dell’elettorato che, per anni, ha creduto al cacciaballe e che, oggi, potrebbe ricascarci.
Non resta che incrociare le dita.
Perbacco… stavo per scordarmelo ! Quell’individuo ha un nome e cognome, si chiama Silvio Berlusconi !

1 commento:

Anonimo ha detto...

un terzo nome??????????????????------barbara