Quando i fratelli Grimm
scrissero la favola “La bella
addormentata nel bosco” sicuramente non avrebbero immaginato che, dopo due
secoli, si sarebbe preso in prestito il titolo della loro fiaba per riadattarlo
in “Lo sgradevole vecchietto addormentato
nella sala”.
Gli sconcertanti sonnellini
che Berlusconi si concede nelle occasioni ufficiali sono così frequenti che non
fanno più notizia, anche se i paparazzi continuano a fotografarli
maliziosamente.
È accaduto anche ieri,
a Milano, nel corso della commemorazione della Giornata della Memoria.
Poiché, poche ore prima
Berlusconi, commentando la vicenda MPS, aveva dichiarato al TG 1 “Se la sinistra non è in grado di gestire
una banca non può certo gestire il Paese”, c’è da chiedersi, invece, come
possano gli italiani affidare il loro Paese nelle mani di un individuo perennemente
addormentato.
Il peggio di sé, però, Berlusconi
lo dà non mentre dorme … ma quando parla.
Ieri, in tutto il mondo
si celebrava la Giornata della Memoria, per ricordare la tragedia della Shoah,
e Berlusconi ha voluto dire la sua.
Destatosi, forse di
soprassalto, dalla pennichella che stava facendo nella sala della celebrazione,
Berlusconi si è rivolto ai giornalisti ed ha dichiarato: “Il fatto delle leggi razziali è stata la peggiore colpa di un leader,
Mussolini, che per tanti altri versi invece aveva fatto bene”.
Non cita Mussolini come
dittatore, ma come leader, e già questo la dice lunga sull’aberrante pensiero
di Berlusconi !
Comunque, erano la circostanza
e la sede meno opportune per pronunciare parole così dissennate che, peraltro, rivelano
la sua crassa ignoranza della storia italica.
Che Berlusconi da
sempre, fin dalla sua discesa in campo, vagheggi di ricalcare le orme di Mussolini
e di trasformare la democrazia in un nuovo fascismo, non è un mistero.
Ne sono prova le cose
che dice, i suoi modi di agire, la sua avversione per chi applica le leggi, il
suo cesarismo nel PdL, il culto della personalità che ha inculcato nei suoi
lacchè.
Non si è ancora fatto
fotografare a dorso nudo in mezzo ad un campo di grano, solo perché non ha le phisique du role.
Vorrebbe sostituire il
borsalino con un fez nero, ornato con lo stemma “B”, ma teme per la sua capigliatura
posticcia.
Sarà
interessante, nelle prossime ore, osservare le reazioni dei vertici del Partito
Popolare Europeo che, certamente, non potranno ignorare queste parole di
Berlusconi così antitetiche ai principi della democrazia.
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