Folgorati da un improvviso sussulto di moralità,
Berlusconi e Bersani si sono accorti solo in questi giorni che, per anni, hanno
avuti compagni di viaggio indegni della loro amicizia.
Si potrebbe anche pensare “meglio tardi che mai”, se non si trattasse di un sussulto ignominioso,
finalizzato solo ad infinocchiare gli elettori, presentandosi come
moralizzatori della politica.
Comportamenti così fasulli da far sganasciare per le risa.
Possibile che per anni, Berlusconi e Bersani abbiano
vissuto, a gomito a gomito, con individui disdicevoli senza rendersene conto ?
Possibile che questi individui, solo nelle ultime
settimane, siano arrivati a commettere misfatti così gravi da essere messi
all’indice ed esclusi dalle liste elettorali ?
Ma dai ! Berlusconi e Bersani chi vogliono prendere in
giro ?
È vero, purtroppo, che le vicende degli ultimi venti anni
insegnano che i due non faranno fatica a far bere anche queste loro fandonie ai
molti gonzi che popolano le nostre contrade.
La verità è che, a seguire il vai e vieni delle
indiscrezioni, ci si renda conto che non si tratti di scelte fatte per
moralizzare la politica, ma più rozzamente per compiacere le faide che agitano
i loro partiti, se è vero che, come ha dichiarato un anonimo dirigente PdL, ci
sono “troppe cambiali da pagare,
accumulate in questi anni”.
Per questo trovo strabiliante la dichiarazione rilasciata,
ieri, da Berlusconi che si è detto in imbarazzo a dover chiedere un passo
indietro a tante “persone per bene”,
solo perché perseguitate dai magistrati.
E ti pareva che Berlusconi non tirasse fuori la
persecuzione da parte della magistratura !
La verità è che, tra queste “persone per bene” c’è, ad esempio, Nicola Cosentino, accusato di
collusione con la camorra e di riciclaggio di rifiuti tossici, già due volte
salvato dal Parlamento che ha negata l’autorizzazione all’arresto, richiesta
dalla direzione distrettuale antimafia di Napoli.
Ora Cosentino, però, il passo indietro non lo vuole fare
assolutamente perché, se perdesse l’immunità parlamentare finirebbe dietro le
sbarre.
Un’altra “persona
per bene”, che non ha nessuna intenzione di fare un passo indietro, è
Alfonso Papa coinvolto nell’inchiesta sulle attività illecite dell’associazione
P4; se non altro Papa i suoi 100 giorni dietro le sbarre se li è già fatti.
Altre due “persone
per bene” che, invece, hanno deciso di fare un passo indietro sono Marcello
Dell’Utri, già condannato in primo grado a 7 anni per concorso esterno in
associazione mafiosa, e Claudio Scaiola,
indagato dalla Procura per quella sua casa romana che sarebbe stata pagata da
altri “a sua insaputa”.
E Bersani ? Beh, almeno Bersani si è guardato bene da
definire integerrimi i 3 suoi sodali esclusi dalle liste del PD, o da accusare
di persecuzione i Magistrati.
Comunque, anche i personaggi, esclusi dalle liste elettorali
del PD, non sono proprio irreprensibili.
Mirello Crisafulli è rinviato a giudizio per abuso d’ufficio
(si sarebbe fatto pavimentare a spese
della Provincia la strada che porta alla sua villa), Antonio Papania ha patteggiato
2 mesi e 20 giorni di reclusione (per
compravendita di posti di lavoro), e Nicola Caputo è indagato (nella inchiesta sui rimborsi erogati dal fondo
per la comunicazione).
La vera pagliacciata sta
nel fatto che i nomi, sui quali sono stati puntati i riflettori come “impresentabili”, costituiscono solo alcune
delle 116 “persone per bene” che
siedono nel Parlamento Italiano pur se indagate, o sotto processo, o
semplicemente salvate da prescrizione, e sulle quali la scopa moralizzatrice
non è passata.
Nessun commento:
Posta un commento