lunedì 21 gennaio 2013

La pagliacciata degli “impresentabili”


Folgorati da un improvviso sussulto di moralità, Berlusconi e Bersani si sono accorti solo in questi giorni che, per anni, hanno avuti compagni di viaggio indegni della loro amicizia.
Si potrebbe anche pensare “meglio tardi che mai”, se non si trattasse di un sussulto ignominioso, finalizzato solo ad infinocchiare gli elettori, presentandosi come moralizzatori della politica.
Comportamenti così fasulli da far sganasciare per le risa.
Possibile che per anni, Berlusconi e Bersani abbiano vissuto, a gomito a gomito, con individui disdicevoli senza rendersene conto ?
Possibile che questi individui, solo nelle ultime settimane, siano arrivati a commettere misfatti così gravi da essere messi all’indice ed esclusi dalle liste elettorali ?
Ma dai ! Berlusconi e Bersani chi vogliono prendere in giro ?
È vero, purtroppo, che le vicende degli ultimi venti anni insegnano che i due non faranno fatica a far bere anche queste loro fandonie ai molti gonzi che popolano le nostre contrade.
La verità è che, a seguire il vai e vieni delle indiscrezioni, ci si renda conto che non si tratti di scelte fatte per moralizzare la politica, ma più rozzamente per compiacere le faide che agitano i loro partiti, se è vero che, come ha dichiarato un anonimo dirigente PdL, ci sono “troppe cambiali da pagare, accumulate in questi anni”.
Per questo trovo strabiliante la dichiarazione rilasciata, ieri, da Berlusconi che si è detto in imbarazzo a dover chiedere un passo indietro a tante “persone per bene”, solo perché perseguitate dai magistrati.
E ti pareva che Berlusconi non tirasse fuori la persecuzione da parte della magistratura !
La verità è che, tra queste “persone per bene” c’è, ad esempio, Nicola Cosentino, accusato di collusione con la camorra e di riciclaggio di rifiuti tossici, già due volte salvato dal Parlamento che ha negata l’autorizzazione all’arresto, richiesta dalla direzione distrettuale antimafia di Napoli.
Ora Cosentino, però, il passo indietro non lo vuole fare assolutamente perché, se perdesse l’immunità parlamentare finirebbe dietro le sbarre.
Un’altra “persona per bene”, che non ha nessuna intenzione di fare un passo indietro, è Alfonso Papa coinvolto nell’inchiesta sulle attività illecite dell’associazione P4; se non altro Papa i suoi 100 giorni dietro le sbarre se li è già fatti.
Altre due “persone per bene” che, invece, hanno deciso di fare un passo indietro sono Marcello Dell’Utri, già condannato in primo grado a 7 anni per concorso esterno in associazione mafiosa, e  Claudio Scaiola, indagato dalla Procura per quella sua casa romana che sarebbe stata pagata da altri “a sua insaputa”.
E Bersani ? Beh, almeno Bersani si è guardato bene da definire integerrimi i 3 suoi sodali esclusi dalle liste del PD, o da accusare di persecuzione i Magistrati.
Comunque, anche i personaggi, esclusi dalle liste elettorali del PD, non sono proprio irreprensibili.  
Mirello Crisafulli è rinviato a giudizio per abuso d’ufficio (si sarebbe fatto pavimentare a spese della Provincia la strada che porta alla sua villa), Antonio Papania ha patteggiato 2 mesi e 20 giorni di reclusione (per compravendita di posti di lavoro), e Nicola Caputo è indagato (nella inchiesta sui rimborsi erogati dal fondo per la comunicazione).
La vera pagliacciata sta nel fatto che i nomi, sui quali sono stati puntati i riflettori come “impresentabili”, costituiscono solo alcune delle 116 “persone per bene” che siedono nel Parlamento Italiano pur se indagate, o sotto processo, o semplicemente salvate da prescrizione, e sulle quali la scopa moralizzatrice non è passata.

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